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(Teleborsa) - Come previsto la Legge di Stabilità non è stata ben accolta da Bruxelles, con la lettera presentata dall'Italia rispedita al mittente con la richiesta di informazioni aggiuntive entro 24 ore.
Naturalmente è scattata subito la polemica soprattutto in merito alla decisione “unilaterale” dell'Italia di pubblicare la lettera di risposta dell'UE, con il presidente della Commissione uscente, Jose Manuel, che ha duramente criticato la scelta ricordando che si tratta di questioni “strettamente confidenziali”. Il premier Matteo Renzi si è detto “stupito che Barroso si sia sorpreso. La notizia della lettera era stata anticipata qui dal Financial Times, credo che sia il momento della open transparency più totale. Credo che sia finito in questo palazzo il tempo delle lettere segrete. È soltanto l'inizio, non è un problema di Barroso, che tra pochi giorni non sarà presidente della Commissione Ue, ma a Juncker chiederemo che ogni dato sensibile della Commissione sia pubblicato, com'è giusto che sia, per fare capire le cose ai cittadini. Pubblicheremo non solo la lettera ma tutti i dati, quanto si spende in questi palazzi”, specificando: “riveleremo anche le cifre del bilancio UE, e ci sarà da ridere”. Il presidente del Consiglio ha poi voluto rassicurare gli italiani, ricordando che questa “è una grande manovra per ridurre le tasse” e che “siccome dall'Europa ci hanno chiesto tante volte di ridurre le tasse, ora che l'abbiamo fatto non sarà certo una piccola discussione sui decimali e le virgole a bloccare il percorso di cambiamento del nostro Paese”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino