Renzi: parliamo di populismi, non di date del congresso Pd E loda modello Apple a Napoli

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«Quali sono le grandi sfide con le quali deve confrontarsi la democrazia, in America come in Europa? Qual è il rapporto tra popoli e populisti? Se, da entrambi i lati dell'Oceano, una quota crescente di cittadini ha la sensazione di aver perso il controllo della propria vita e della comunità nella quale vive, la risposta non può essere un'alzata di spalle». Lo scrive Matteo Renzi sul suo blog, nel "diario della California", rimarcando come «su questi temi dovrebbe confrontarsi una forza che vuole ambire a cambiare l'Italia e l'Europa, non certo sulla data di un congresso o sulla simpatia del leader di turno».


Poi l'ex premier osserva: «I nuovi nazionalisti, loro, una soluzione ce l'hanno: chiudere le frontiere, interrompere gli scambi, rigettare il diverso. Insomma tornare indietro. Mostrare che l'alternativa è la società aperta, inclusiva, tollerante dove non si rinuncia all'identità, alla cultura, alla tradizione ma forti dei propri valori ci si apre al dialogo e al confronto». Racconta Renzi: «Me lo confermava stamani il Ceo di Apple Tim Cook, a Cupertino nel quartier generale di un'azienda che continua a mietere risultati straordinari e che in queste ore raggiunge il massimo della capitalizzazione come mi spiegava Luca Maestri, al vertice della parte finanziaria aziendale, italiano competente e capace. L'Italia dunque vista come produttrice di valori e di esperienze e questo spiega, tra l'altro, la scelta di Napoli per il progetto Apple che sta funzionando molto bene. E di cui ovviamente sono lieto e grato a tutti quelli che lo hanno reso possibile».
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L'intervento del segretario dimissionario Leggi l'articolo completo su
Il Mattino