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La data è quella del primo luglio. Un intero settore - centri benessere e piscine termali - attende quel giorno per poter riaprire dopo un anno trascorso tra severissime limitazioni e chiusure. Ecco allora che la Conferenza delle Regioni ha messo sul tavolo del governo una serie di regole da far rispettare a lavoratori e clienti. Queste le linee guida aggiornate che "si applicano alle piscine termali pubbliche e finalizzate ad uso collettivo e ai centri benessere, anche inseriti in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive, e alle diverse attività praticabili in tali strutture, collettive e individuali, quali massoterapia, idromassaggio, sauna, bagno turco".
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Per quanto concerne le piscine termali "la densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 4 mq di superficie di acqua a persona (7 mq per le piscine dove le dimensioni e le regole dell'impianto consentono l'attività natatoria)". Se l'ampiezza è al di sotto di quella indicata "dovranno essere utilizzate da un solo bagnante, fatta eccezione per persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale".
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Sauna e bagno turco
Vi è poi il capitolo sauna e bagno turco: "inibire l'accesso ad ambienti altamente caldo-umidi (es. bagno turco). Diversamente, è consentito - si aggiunge - l'utilizzo della sauna con caldo a secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra 80 e 90 C; dovrà essere previsto un accesso alla sauna con una numerosità proporzionata alla superficie, assicurando il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri; la sauna dovrà essere sottoposta a ricambio d'aria naturale prima di ogni turno evitando il ricircolo dell'aria; la sauna inoltre dovrà essere soggetta a pulizia e disinfezione prima di ogni turno".
Nelle linee guida si ricorda, inoltre, l'utilizzo di chirurgiche, Ffp2 e Ffp3: "Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni al chiuso, mentre il personale è tenuto all'utilizzo della mascherina sempre in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro".
"In particolare - emerge sempre dal documento - per i servizi che richiedono una distanza ravvicinata, l'operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. Per i clienti, uso della mascherina obbligatorio nelle zone interne di attesa e comunque secondo le indicazioni esposte dalla struttura". Per quanto concerne i massaggi "è consentito praticarli senza guanti, purché l'operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell'avambraccio e comunque, durante il massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi. Tale raccomandazione vale anche in caso di utilizzo di guanti monouso".
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