«Abbiamo querelato Mauro Pili e Uccio Iodice per aver accostato il nome di Olbia e dell'amministrazione a quello della camorra». Così il sindaco Settimo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo l'accusa, «si sarebbe trattato di idrocarburi e zinco, la cui quantità non è stata evidenziata, né tantomeno è stato indicato l'indice di tolleranza rispetto alle leggi vigenti». Nella polemica politica si era inserito Mauro Pili, ex parlamentare del Pdl e attuale leader di Unidos, chiedendo pubblicamente «per quale motivo camion pieni di fanghi fognari, e chissà quanto altro, partono dal casertano per arrivare alla discarica di Multa Maria ad Olbia». E sostenendo che «non ci può essere nessuna spiegazione logica alla base di un traffico di rifiuti indegno e insopportabile».
Oggi Nizzi esprime «massima fiducia per le indagini in corso» ma appoggia il Cipnes: «non ho mai avuto motivo di pensare che le cose a Spiritu Santu non venissero fatte come devono essere fatte», chiarisce il sindaco difendendo il Comune e la città da chi ne ha accostato il nome ai traffici camorristici.
Il Mattino