Mentre Roma soffoca nella spazzatura, in Campidoglio è scontro sul piano che dovrà riportare la gestione rifiuti alla normalità. Nel mirino c'è...
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Fortini, convocato in Procura come persona informata sui fatti nell'ambito dell'inchiesta sui rifiuti e prossimo alle dimissioni da Ama, è in piena rotta di collisione con l'assessore all'ambiente Muraro già ex consulente di Ama prima dell'incarico nella giunta Raggi. L'ad di Ama ha infatti spiegato che «la requisizione del tritovagliatore, di proprietà Colari e affittato a Porcarelli, da parte dell'Autorità Pubblica si può fare con un'ordinanza del Sindaco. Io chiedo che quell'impianto venga requisito e messo a disposizione di Ama nel pubblico e generale interesse di Roma».
L'impianto di Rocca Cencia è quindi di proprietà di Manlio Cerroni, il gestore di Malagrotta e dei rifiuti per decenni. Sul tritovagliatore è intervenuta anche la Regione Lazio: «Non è nel piano rifiuti della Regione Lazio, si trova nel censimento degli impianti disponibili, in quanto oggetto di autorizzazione provinciale. Al momento il tritovagliatore di Rocca Cencia è oggetto di conferenza di servizi per l'AIA, autorizzazione integrata ambientale».
Se l'impianto di Rocca Cencia rischia di tornare in auge, sembrano decadere i progetto sugli ecodistretti come denunciato dai sindacati dopo un incontro con l'assessore Muraro: «L'abbandono del progetto degli ecodistretti ha commentato a margine del vertice, Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil di Roma e Lazio - ci preoccupa perché, se notiamo una sintonia su alcuni temi come sicurezza sui luoghi di lavoro, lotta alle consulenze facili e agli sprechi, non abbiamo intravisto un'idea definitiva dell'azienda del futuro». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino