Un'indagine approfondita da parte della Polizia Locale di Roma Capitale ha permesso di scoprire un'associazione criminale dedita ad attività illegali nel settore...
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Le indagini hanno avuto inizio a marzo di quest'anno, quando, durante delle operazioni di controllo sui mezzi diretti al campo di via Tenuta Piccirilli, una pattuglia della Polizia Locale del Gruppo SPE ( Sicurezza Pubblica Emergenziale), ha intercettato un furgone diretto al camping. Al'interno dello stesso gli agenti hanno rinvenuto uno stock di batterie esauste di auto, con conseguente denuncia del conducente per il trasporto abusivo e sequestro del mezzo. Da qui è proseguita una complessa attività investigativa, che ha portato alla luce un ingente traffico di quello che può essere definito il «nuovo oro» dei rifiuti pericolosi. Il gruppo di etnia rom era il riferimento di una vera e propria organizzazione criminale finalizzata ad operazioni di stoccaggio abusivo ed allo smistamento illegale di materiali altamente tossici: 130 tonnellate solamente negli ultimi sei mesi, per un giro di affari che attualmente ammonta a 100.000 euro.
I caschi bianchi durante alcune perquisizioni hanno scoperto le basi logistiche ed operative, sia nel territorio romano che nel comune di Montecompatri: una serie di depositi di rifiuti pericolosi, riconducibili alla famiglia di origine rumena, gestiti illegalmente tramite due società operanti in Italia ed in Romania, intestate agli indagati.
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Il Mattino