La riforma del Csm è legge: ok del Senato con 173 sì e 37 no. A favore ha votato anche la Lega

La riforma del Csm è legge: ok del Senato con 173 sì e 37 no. A favore ha votato anche la Lega
Con 173 sì, 37 no e 16 astenuti il Senato ha dato il suo via libera definito alla riforma Cartabia sul Csm e l'ordinamento giudiziario, confermando il testo della...

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Con 173 sì, 37 no e 16 astenuti il Senato ha dato il suo via libera definito alla riforma Cartabia sul Csm e l'ordinamento giudiziario, confermando il testo della Camera, che è dunque legge. Il provvedimento di 43 articoli ha avuto disco verde nel testo già approvato dalla Camera. L'astensione è stata preannunciata da Iv mentre il voto contrario da FdI e Cal. Marta Cartabia ha ricordato l'applaudo del Parlamento Il 3 febbraio all'invito espresso dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad approvare in tempi brevi la riforma: «Oggi - ha detto - siamo qui per mantenere quell'impegno e trasformare in legge dello Stato una proposta che viene da lontano e che è stata costruita con il contributo di molt».

 

Nella seduta di ieri erano stati votati e respinti tutti gli emendamenti, compreso uno in merito di custodia cautelare, su cui era stato chiesto dalla Lega il voto segreto. Questa mattina si sono svolte le dichiarazioni di voto e il voto. Nel dettaglio, il Capo I (articoli da 1 a 6) prevede una delega al Governo per la riforma ordinamentale della magistratura da esercitare entro un anno dall'entrata in vigore della legge. Il Capo II (articoli da 7 a 14) novella alcune disposizioni dell'ordinamento giudiziario. Il Capo III (articoli da 15 a 20) interviene con disposizioni puntuali e immediatamente precettive sulla disciplina dello status dei magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, con particolare riferimento alla loro eleggibilità, all'assunzione di incarichi di governo e al loro ricollocamento al termine del mandato. Il Capo IV (articoli da 21 a 39) contiene disposizioni immediatamente precettive, con le quali si modifica la legge 195 del 1958 sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della Magistratura. L'intervento incide sulla composizione ed organizzazione, sulle attribuzioni e sul funzionamento del Csm, sul sistema elettorale per la nomina dei componenti togati, sul loro ricollocamento al termine del mandato. Il Capo V reca la delega al Governo per il riassetto delle norme dell'ordinamento giudiziario militare e si compone del solo articolo 40. Il Capo VI contiene agli articoli 41 e 42 le disposizioni finali e finanziarie. L'articolo 43 prevede che la legge entri in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. nep

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Il Mattino