«L'albergo era in fondo al canalone. Ma quella non era un'area a rischio». Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale dei geologi, intervistato da...
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Le strutture paravalanghe, aggiunge, «certamente servono a rallentare la velocità di caduta di valanghe e slavine. Sono opere molto costose che vanno costruite dove esiste uno specifico rischio. Ma non risulta che la Regione Abruzzo abbia redatto un apposito Piano Antivalanghe, e quindi quelle strutture non erano state costruite in quanto non erano state previste». «Quando il mare è forza otto, i traghetti vengono bloccati. Qui le previsioni del tempo davano da giorni tre metri di neve: mi chiedo perché non sia stata ordinata l'evacuazione della zona?». «Con quelle condizioni meteo annunciate, l'albergo avrebbe dovuto essere chiuso».
Intervistata dalla Stampa, Lucia Margheriti, responsabile dell'unità funzionale di sismologia, sismotettonica e geodinamica del Centro Nazionale Terremoti, sezione dell'Ingv, spiega che è «impossibile» sapere se la slavina sia stata causata dalle scosse sismiche. «Con tutta la neve caduta nei giorni precedenti una valanga avrebbe potuto comunque generarsi», dice. «La posizione dell'hotel, a valle di un canale di scarico, ha accentuato le conseguenze». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino