Riina, la Cei: «Impensabile un funerale pubblico». Non è stata chiesta benedizione salma

Riina, la Cei: «Impensabile un funerale pubblico». Non è stata chiesta benedizione salma
Città del Vaticano - Il boss di Cosa Nostra non avrà diritto a nessun funerale pubblico. La Chiesa all'indomani della notizia della sua morte non ha troppi dubbi...

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Città del Vaticano - Il boss di Cosa Nostra non avrà diritto a nessun funerale pubblico. La Chiesa all'indomani della notizia della sua morte non ha troppi dubbi su quali sono gli articoli del Codice Canonico da applicare. Le esequie in chiesa non sono previste. Un funerale pubblico non è pensabile. «Vorrei ricordare la scomunica del Papa ai mafiosi, la condanna della Chiesa italiana che su questo fenomeno ha una posizione inequivocabile. La Chiesa non si sostituisce al giudizio di Dio ma non possiamo confondere le coscienze» spiega il portavoce della Cei, don Ivan Maffeis.


Dello stesso parere monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale: «Il compito della Chiesa è quello di educare le coscienze alla giustizia e alla legalità e di contrastare la mentalità mafiosa. Ancora non ho informazioni se e quando la salma di Riina sarà trasferita a Corleone. Trattandosi di un pubblico peccatore non si potranno fare funerali pubblici. Ove i familiari lo chiedessero si valuterà di fare una preghiera privata al cimitero». Poi una riflessione su una lotta che è ancora in corso: «la mafia non è stata sconfitta e quindi non bisogna abbassare la guardia».

Intanto non risulta per ora che a Parma sia stata chiesta una benedizione della salma di Riina. Nessuna richiesta in tal senso è stata fatta, secondo quanto verificato dall'Ansa, né al cappellano del carcere, frate Giovanni Mascarucci, né ai padri cappuccini che si occupano dei pazienti dell'ospedale dalla chiesa di San Francesco e neanche alla diocesi di Parma. Nessun religioso inoltre sarebbe stato interpellato nelle ultime ore del boss di Corleone.
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Il Mattino