Dopo la violenza anche gli insulti. Sui profili Facebook di alcune amiche della diciassettenne vittima di una violenza sessuale in un bagno di una discoteca a Rimini sono comparsi...
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Fatti che, scrivono i giornali locali, hanno fatto sprofondare in una crisi ancora più profonda la ragazzina che si è allontanata nel frattempo dal paese dove abita. Avrebbe paura di essere etichettata, come accaduto a Tiziana Cantone, ragazza di Napoli morta suicida dopo che i suoi video hard erano diventati virali.
Gli insulti contro la 17enne sui social media però, scrive il Resto del Carlino, ieri sera erano già spariti. Forse cancellati per evitare conseguenze penali. Gli avvocati Carlotta Angelini e Piergiorgio Tiraferri, che assistono la ragazzina, sono categorici: «Ha già sofferto troppo, la sua vita è stata rovinata. Quegli insulti sono gratuiti. Presenteremo denuncia contro gli autori di quei post». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino