Rintracciato il galeone San Josè affondato con tonnellate di oro e smeraldo. Il valore è di 17 miliardi di dollari

Rintracciato il galeone San Josè affondato con tonnellate di oro e smeraldo. Il valore è di 17 miliardi di dollari
Quel galeone con un tesoro stimato in 17 miliardi di dollari sta diventando un affare di stato. Il materiale di questa storia contemporanea, che affonda le radici nel XVII secolo,...

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Quel galeone con un tesoro stimato in 17 miliardi di dollari sta diventando un affare di stato. Il materiale di questa storia contemporanea, che affonda le radici nel XVII secolo, sembra scritto da uno sceneggiatore di Hollywood. Ma al posto dei pirati di un tempo, ci sono i governi di due paesi.


Il galeone San Josè è spagnolo, affondato nel 1708 dai cannoni britannici comandati dall'ammiraglio Charles Wager nel Mar dei Caraibi. L'imbarcazione ed i suoi 600 uomini precipitarono negli abissi dell'Oceano, al largo della costa colombiana. Per l'esattezza, Cartagena de Indias.

Un salto in avanti di tre secoli e spunta una vecchia mappa che il presidente colombiano Manuel Santos, ha ricevuto in regalo da uno storico cubano. La diatriba nasce quando Santos annuncia che vuole organizzare il recupero del galeone ed il suo tesoro di ori, argento e smeraldo, definendolo patrimonio nazionale. Ma interviene l'Unesco, che lo ritiene patrimonio di cultura universale. Ne segue un botta e risposta tra Colombia ed Unesco, a suon di normative e convenzioni fin quando la Woods Hole Oceanographic Insitution, nonostante la segretezza della posizione, rintraccia il galeone grazie ad un robot sottomarino.

I resti della nave, compresi i 62 cannoni di bronzo, vengono fotografati e la Colombia sta già stilando un laborioso inventario per capire cosa andrà a finire in museo e cosa potrà essere venduto ai collezionisti. Intanto si sta organizzando l'attività di recupero, ma la diatriba tra Unesco e Colombia, potrebbe allargarsi ad un terzo contendente. La Spagna, perché il galeone apparteneva alla flotta navale di Filippo V. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino