Trattati di Roma, linea dura contro i violenti: «Caschi e maschere vietati»

Trattati di Roma, linea dura contro i violenti: «Caschi e maschere vietati»
Niente caschi, copricapo e altro vestiario, tipo passamontagna, «idoneo al travisamento» durante le manifestazioni. Nemmeno la maschera di Guy Fawkes, il membro...

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Niente caschi, copricapo e altro vestiario, tipo passamontagna, «idoneo al travisamento» durante le manifestazioni. Nemmeno la maschera di Guy Fawkes, il membro più noto della congiura delle polveri, che nel 1605 tentò di far esplodere la Camera dei Lord a Londra, oggi usata come rappresentazione di anonymous. Divieti che la legge prevede da sempre, spesso mai applicati, ribaditi invece oggi dal questore Guido Marino per i cortei previsti per il 25 marzo in occasione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma.


Non un semplice monito ai partecipanti, ma anche un ordine preciso inoltrato a tutti gli uomini delle forze dell'ordine che sabato saranno impegnati per garantire la sicurezza della città. Poliziotti, carabinieri e finanzieri, spiegano dalla questura
«avranno l'obbligo di far rispettare i divieti in piazza».

Le disposizioni di sicurezza prevedono che i partecipanti lascino prima di unirsi al corteo caschi e copricapo, maschere e passamontagna, sciarpe comprese. È proibito l'uso di petardi o altro materiale esplodente. Zaini e borse saranno controllati attraverso un filtraggio dagli agenti, in una logica non solo di ordine pubblico ma anche di prevenzione antiterrorismo.

È stato approntato in aggiunta un sistema di registrazione molto complesso che sfrutterà le telecamere sulla sicurezza, quelle private, dispositivi sugli agenti e altri posizionati in punti strategici (sui tetti, all'interno dei palazzi), proprio per poter riprendere eventuali frange violente sia nella fase di un possibile attacco alle forze dell'ordine che durante l'avvicinamento ai cortei. Proprio per questo sono in corso dei sopralluoghi lungo i percorsi e sulle strade a fianco.

I controlli partiranno già lungo le principali arterie di accesso alla città: pullman e auto potranno essere perquisiti. E i divieti saranno fatti rispettare, spiegano in questura, pure nei giorni precedenti il vertice e, nel corso dei controlli, saranno attentamente valutate le posizioni dei singoli ritenuti "sospetti": tradotto significa che a tutti coloro che saranno considerati pericolosi per l'ordine pubblico, perché pregiudicati o destinatari di daspo o quant'altro, verrà notificato il foglio di via obbligatorio.


Saranno circa tremila gli agenti delle forze dell'ordine impiegati. E anche il centro storico della città sarà "blindato". Predisposte due aree di massima sicurezza nel cuore della città, due cosiddette "zone off limits". La "zona blu", in omaggio ai colori della bandiera europea, includerà l'area di piazza Venezia, Ara Coeli, piazza San Marco e Fori Imperiali. Sarà presidiata dalle prime ore del 24 marzo, spiegano dalla questura, e alla mezzanotte dello stesso giorno scatteranno le chiusure al traffico e ai pedoni per effettuare le bonifiche per il vertice. L'altra, la "zona verde", sarà una sorta di area cuscinetto e includerà via IV Novembre, via Nazionale, costeggerà piazza della Repubblica e riscenderà fino a via del Corso lungo via del Tritone. Sarà operativa dal mattino di venerdì 24 e ci saranno 18 varchi di accesso, con presidi di polizia per effettuare i controlli.
«In quest'area che non sarà interessata da chiusure al traffico conclude la questura -  non verranno consentite manifestazioni». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino