Lo prendevano di mira tutti i giorni e avevano persino creato un gruppo Whatsapp con l'intento di denigrarlo e offenderlo. Per Luigi, 15 anni studente al secondo anno di liceo...
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Roma, presentazione choc sul sito della scuola al Trionfale: «Qui alta borghesia, nell'altra sede i figli delle colf»
Luigi, il nome è di fantasia, soffre di un disturbo dell'attenzione che influisce, anche se in maniera lieve, sul suo quoziente intellettivo e per questo è stato spesso oggetto di scherno e di atti di bullismo da parte dei suoi compagni scuola. A settembre 2019, Luigi è stato inserito nel gruppo whatsapp, che già nella denominazione riportava un chiaro riferimento alla sua disabilità. Come se ciò non bastasse, in più occasioni, i 4 ragazzi hanno anche pubblicato fotografie che lo ritraevano, inserendo commenti offensivi e denigratori nei suoi riguardi, sordi alle sue richieste di smetterla ed incuranti di quanto le loro parole potessero ferirlo. La giovane vittima, leggendo i commenti offensivi e di scherno, ha avvertito una situazione di disagio e malessere psico-fisico e ha quindi scelto di abbandonare il gruppo trovando la forza di raccontare a scuola e a casa quello che gli era accaduto. Il padre ha deciso allora di rivolgersi alla Polizia di Stato, portando i messaggi denigratori.
Gli agenti della Divisione anticrimine hanno valutato la documentazione e per i quattro «bulli» è scattato l'ammonimento per cyberbullismo, un provvedimento introdotto dal legislatore come strumento di dissuasione e recupero dei 'bullì: se le angherie dovessero continuare i quattro giovani verranno denunciati alla Procura dei minori.
Il Mattino