Virginia Raggi torna in Campidoglio. Dopo pochi giorni di pausa estiva trascorsi con suo figlio non lontano dalla Capitale, la sindaca a Cinque Stelle già domani...
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Raggi aveva già spezzato la breve vacanza iniziata il 16 agosto, per partecipare all'ultima giunta proprio sulla nuova governance di Ama, che ha visto - dopo la nomina dell'amministratore unico Alessandro Solidoro - confermata la scelta di Stefano Bina nel ruolo di direttore generale. Nella municipalizzata dei rifiuti di Roma il cambio ai vertici e il nuovo assetto è stato velocizzato in seguito ai forti attriti tra l'assessore all'Ambiente Paola Muraro e l'ex presidente di Ama Daniele Fortini e alle conseguenti dimissioni di quest'ultimo a inizi di agosto. Ora, il Movimento Cinque Stelle vuole procedere in questa direzione, all'insegna della semplificazione e dei risparmi, anche per le altre partecipate. Con questo documento sulla governance il Campidoglio si porta avanti nell'applicare il testo unico nazionale sulle partecipate. Ma la delibera in questione, prima dell'approdo in giunta, sarà oggetto di un incontro preventivo, domani o martedì, tra Minenna e Virginia Raggi, a cui spetta l'ultima parola.
La sindaca, intanto, domani avrà anche diversi incontri con gli uffici per organizzare il lavoro dei prossimi giorni. Nella seduta di mercoledì, per esempio, verranno affrontate pure la nomina della delegata al litorale Giuliana Di Pillo e la definizione dello staff comunicazione. In ballo ci sarebbe anche un atto per ridurre gli stipendi di alcuni esponenti dello staff (tra cui il capo segreteria politica di Raggi) su cui di recente si erano accese polemiche. Tra la fine agosto e il mese di settembre si attende anche qualche evoluzione sul fronte della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. «Ne parleremo al ritorno del Coni da Rio», le ultime parole del vicesindaco Daniele Frongia. Nel frattempo, si fa sentire il primo cittadino di Frosinone, Nicola Ottaviani, che sfida la sindaca Raggi: se dovesse «insistere nella contrarietà rispetto al progetto» olimpico, «almeno di non ostacoli la proposta» di ospitarle nel Lazio. L'ipotesi avanzata è quella di utilizzare il resto del territorio regionale «unendo i capoluoghi Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo ed utilizzando la periferia della provincia romana». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino