ROMA - Un donatore per due. Erano entrambi in lista per un trapianto di fegato, entrambi in condizioni critiche. Una piccola bambina di 1 anno e un paziente più grande, di 16...
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La divisione di un fegato per trapiantare due pazienti è una tecnica consolidata in Italia, uno dei Paesi dove questa procedura è stata maggiormente utilizzata al mondo.« L'uso più comune prevede l'allocazione della parte destra del fegato ad un paziente adulto, e la parte sinistra (più piccola) ad un bambino. Il lavoro è normalmente ripartito tra 3 equipe (una per il prelievo e due equipe differenti per i 2 trapianti). Per motivi di preservazione - spiegano dall'Ospedale- questi tre interventi devono essere realizzati quasi contemporaneamente». Dall'inizio dell'anno sono 17 i trapianti di fegato realizzati al Bambino Gesù, di cui 10 da donatore vivente, il numero più alto registrato in Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino