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Un uomo di 60 anni senza fissa dimora che viveva tra Termini e il Prenestino e una novantenne del quadrante Est: la variante Delta sbarca a Roma. Sono questi i primi casi accertati - e ospedalizzati - di pazienti che hanno contratto il virus nella forma della mutazione che sta dilagando in mezza Europa e non solo e che dopo il focolaio divampato ad Aprilia (con 17 contagi tra cui anche minori) arriva ora nella Capitale. All’uomo e alla donna è stata diagnosticata la variante tra il 17 e il 18 maggio scorsi.
Entrambi sono ora ricoverati al policlinico di Tor Vergata ma non versano in gravi condizioni. Neanche la 90enne «che è in terapia con il casco - spiega il primario e direttore della Società Italiana di Malattie infettive Massimo Andreoni - la donna aveva completato la vaccinazione con Pfizer ma è risultata positiva dopo circa una settimana dalla seconda dose, evidentemente non aveva ancora sviluppato gli anticorpi». Nei prossimi giorni dovrebbe iniziare a respirare «autonomamente - prosegue Andreoni - segno che comunque la variante Delta è sì, molto contagiosa ma relativamente pericolosa soprattutto su soggetti vaccinati».
Non sono queste però le uniche persone che hanno contratto la variante Delta: si tratta di positivi ospedalizzati a cui si aggiungono altre persone contagiate dalla mutazione del virus che tuttavia non hanno avuto bisogno dell’assistenza ospedaliera. Al Policlinico Umberto I, infatti, nella settimana tra il 21 e il 27 giugno sono stati sequenziati sette tamponi e tra questi tre sono risultati positivi in variante: segno che la mutazione del virus sta ormai circolando anche nella Capitale. Si teme che i bersagli “prediletti” siano i giovani o i ragazzi che, non ancora vaccinati, incontrandosi possano diffondere maggiormente l’infezione. Motivo per cui la Regione ha avvitato una “task-force” per sequenziare tutti i tamponi positivi e scoprire se ci sono casi in variate. Ad occuparsene saranno i laboratori di 13 ospedali e centri che, mano a mano, con l’arrivo dei reagenti specifici stanno avviando le mirate analisi.
Intanto sul fronte dei contagi, con un aumento di tamponi scendono i nuovi casi: ieri nel Lazio si sono registrati 46 positivi (meno sei sul giorno precedente) tutti concentrati nella Capitale e nel suo hinterland (le province di Viterbo, Rieti, Frosinone sono a zero). Scendono anche i decessi mentre risalgono i ricoveri (uno in più su lunedì).
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