Rossana Di Bello morta di Covid: l'ex sindaco di Taranto aveva 64 anni, in rianimazione da giorni

Rossana Di Bello morta di Covid: l'ex sindaco di Taranto aveva 64 anni, in rianimazione da giorni
L'ex sindaco di Taranto Rossana Di Bello è morta questa mattina a 64 anni a causa delle complicazioni del Covid-19. Dopo giorni passati a combattere dalla sala di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

L'ex sindaco di Taranto Rossana Di Bello è morta questa mattina a 64 anni a causa delle complicazioni del Covid-19. Dopo giorni passati a combattere dalla sala di rianimazione dell'ospedale Moscati dove era ricoverata la donna non ce l'ha fatta ed è deceduta stamattina lasciando un marito e la figlia Claudia. Rossana, laureata in biologia, attiva nella politica tarantina, era stata la prima donna sindaco della città pugliese esercitando dal 2000 al 2006, e fu assessore regionale di Forza Italia a metà degli anni Novanta. 

 

Chi era Rossana

Dopo che si è diffusa la notizia in tanti stanno esprimendo il loro cordoglio, anche tramite i social network. Nel 1993 Di Bello fondò a Taranto il primo club pugliese di Forza Italia di cui nello stesso anno diventò presidente. Dopo Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce nel 1998, Rossana Di Bello è stata il secondo sindaco donna in Puglia, primo sindaco donna nella storia di Taranto. Il 30 aprile del 2000 venne eletta la prima volta con il 57,5% dei voti al turno di ballottaggio e fu poi riconfermata il 3 aprile 2005, ottenendo il 57,8% dei suffragi al primo turno. Il 18 febbraio 2006, in seguito alla condanna in primo grado a un anno e quattro mesi per abuso di ufficio e falso ideologico nell'ambito dell'inchiesta sull'affidamento della gestione dell'inceneritore alla società Termomeccanica, si dimise dalla carica di sindaco. Fu poi assolta in appello.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino