Ruanda, arrestato uno Youtuber che nega il genocidio del '94: rischia 10 anni di carcere

Ruanda, arrestato uno Youtuber che nega il genocidio del '94: rischia 10 anni di carcere
Aimable Karasira, youtuber africano da oltre 62 mila iscritti al proprio canale, è stato arrestato in Ruanda con l'accusa di negare il genocidio del 1994. Se la...

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Aimable Karasira, youtuber africano da oltre 62 mila iscritti al proprio canale, è stato arrestato in Ruanda con l'accusa di negare il genocidio del 1994. Se la condanna dovesse diventare reale, rischierebbe dieci anni di carcere. L'uomo, ex docente universitario di 40 anni, è stato già licenziato dall'Università del Ruanda, dove insegnava informativa, per «indisciplina». Su Youtube Aimable gestisce un canale molto popolare nel quale però attacca il governo ed è spesso criticato da attivisti per la repressione della libertà di espressione e di abuso delle leggi sulla negazione del genocidio.

Nel Paese, infatti, è pericoloso dibattere in pubblico su alcuni aspetti del genocidio che provocò 800 mila morti, la maggior parte dei quali di etnia Tutsi con alcuni Hutu moderati. «Aimable Karasira ha fatto dichiarazioni sui social media per giorni sul genocidio del 1994 contro i Tutsi, dicendo che esso non era pianificato e ha seminato divisioni tra i ruandesi», si legge in un comunicato dell'Ufficio investigativo del Ruanda (Rib) pubblicato ieri sera, in cui si aggiunge che l'uomo sarà accusato secondo le leggi di ideologia del genocidio e revisionismo.

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L'ex docente lo scorso 20 maggio ha pubblicato anche un video in cui criticava il partito di governo, Fronte patriottico del Ruanda, per «alimentare l'odio» e metteva in dubbio aspetti chiave del genocidio. Lo scorso settembre, la polizia ruandese ha inoltre minacciato di arrestare e mettere sotto accusa Karasira dopo che aveva intervistato un ex aspirante alla presidenza, anche lui critico nei confronti del governo.

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Il Mattino