Russia, la Svizzera potrebbe entrare nella blacklist del Paese per dei meme

Russia, la Svizzera potrebbe entrare nella blacklist del Paese per dei meme
L'ambasciata russa in Svizzera ha inviato una lettera alla direzione del quotidiano svizzero Neue Zurcher Zeitung a causa di un articolo in cui sono state pubblicate...

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L'ambasciata russa in Svizzera ha inviato una lettera alla direzione del quotidiano svizzero Neue Zurcher Zeitung a causa di un articolo in cui sono state pubblicate vignette satiriche sul presidente russo Vladimir Putin e non solo.

Anche la Svizzera rischia di entrare nella blacklist del Paese russo.

L'ambasciata della Federazione russa presente a Berna ha accusato il caporedattore della Neue Zurcher Zeitung, Eric Guyer, del fatto che il giornale «pubblichi regolarmente contenuti di vari autori che spudoratamente e impunemente diffondono le loro invenzioni e maledizioni contro la leadership russa».

L’evento che ha scatenato l’ira russa è avvenuto il 25 giugno quando la giornalista Marit Langschwager ha pubblicato diverse immagini che poche ore prima avevano fatto il giro del web e dei social.

L’immagine che ha fatto più discutere è quella che ritrae il presidente russo Putin con un naso da clown e una bandiera arcobaleno – simbolo di pace e amore - dipinta sul suo. La risposta russa è stata celere, tanto che nella redazione di Zurigo è arrivata una lettera che spiega che «la caricatura è incomprensibile e ci sono dettagli che richiamano i clown, la comunità Lgbtqi+ e i crimini di guerra in riferimento alla figura del nostro presidente». Nella nota indirizzata al caporedattore Guyer è scritto che «per quanto riguarda la personalità del presidente della Russia, lui, come sapete, è una persona ortodossa profondamente religiosa e sostiene il rispetto dei valori cristiani tradizionali nella società russa. Il leader non è un fan della comunità Lgbtqi+ e l’arcobaleno sul suo viso è una «mancanza di rispetto». I diplomatici russi hanno sottolineato che l’espressione «criminale di guerra» non si addice al presidente russo in quanto è «un insulto infondato».

Sul Neue Zurcher Zeitung non è apparso solo Putin: raffigurato come un potente Iron Man, spunta anche il premier ucraino Volodymyr Zelensky. «Se parliamo di clownerie, sarebbe molto più appropriato richiamare il recente passato dell'ex comico Zelensky» - conclude l'ambasciata russa nella lettera. 

L'ambasciata russa ha affermato che si riserva il diritto di contattare le forze dell'ordine in relazione al suddetto caso e a «possibili future pubblicazioni di natura calunniosa e offensiva». I diplomatici russi ritengono che le azioni dei giornalisti violino l'articolo del Codice penale svizzero sulla diffusione di informazioni che screditano l'onore e la dignità, oltre ad aver commesso il reato di calunnia

L'intenzione dei diplomatici russi è di citare in giudizio il quotidiano di Zurigo che al momento non ha rilasciato dichiarazioni sulla vicenda.

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Il Mattino