Salva 2 bimbi nella piscina dell'hotel, poi chiede il risarcimento: «Vacanze rovinate»

Salva due bambini in piscina, ma poi chiede il risarcimento: «Vacanza rovinata»
Il trentaduenne Steven Tartt si è reso protagonista di un gesto eroico durante la sua vacanza a Minorca. Si trovava a bordo piscina a prendere il sole, quando...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il trentaduenne Steven Tartt si è reso protagonista di un gesto eroico durante la sua vacanza a Minorca. Si trovava a bordo piscina a prendere il sole, quando improvvisamente ha visto due bambini quasi annegare in acqua: senza alcuna esitazione l'uomo si è tuffato e ha soccorso i due giovanissimi prima che fosse troppo tardi. Sembrerebbe una storia a lieto fine, se non fosse che - una volta tornato a casa, in Inghilterra - il trentaduenne ha chiesto all'agenzia di viaggi un risarcimento per l'accaduto. 




Steven Tartt ha spiegato ai media britannici le sue ragioni: «La mia vacanza è stata rovinata perché il bagnino non stava facendo il suo lavoro. Ho sognato la scena tutti i giorni, è stato orribile. Sono stato costretto a chiedere una settimana in più di vacanze». L'inglese ritiene dunque di avere diritto a un risarcimento economico, ma l'agenzia che ha organizzato il viaggio non sembra dello stesso avviso: «Siamo grati al signor Tartt per il suo gesto coraggioso - ha commentato il tour operator - ma riteniamo che il miglior supporto che possiamo offrirgli non sia un riscarcimento economico, bensì indirizzarlo a nostre spese presso un centro di assistenza piscologica».

Siamo, insomma, di fronte a un muro contro muro: l'uomo ritiene di meritare un risarcimento economico, mentre l'agenzia gli offre supporto psicologico. Difficile dire chi abbia ragione, ma una cosa è certa: l'importante è che i due bambini siano stati salvati prima che fosse troppo tardi.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino