Salvini: Berlusconi d'accordo a parole ma non basta. Nuovo attacco al Papa

Salvini: Berlusconi d'accordo a parole ma non basta. Nuovo attacco al Papa
Sulle proposte della Lega, a partire dalla riforma presidenziale, Berlusconi si è detto «d'accordo, a parole». Ma «l'essere...

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Sulle proposte della Lega, a partire dalla riforma presidenziale, Berlusconi si è detto «d'accordo, a parole». Ma «l'essere d'accordo in linea di principio non basta: o si sottoscrive un programma comune, lasciando fuori dalla porta chi ti ha fregato, oppure niente». Così il leader leghista Matteo Salvini all'indomani dell'incontro con il leader di Forza Italia. 


«Tarquinio è a un convegno? Chissà da dove ha scritto questo brillante pezzo che mi condanna alla pena eterna». Così poi a Radio Padania il segretario della Lega ha ironizzato sull'editoriale del direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, che lo critica duramente per l'attacco a papa Francesco. Salvini ha dettato in diretta il numero della redazione di Milano del quotidiano cattolico, invitando gli ascoltatori a telefonare, come in diretta ha fatto il direttore della radio leghista, Alessandro Morelli, che però non ha trovato Tarquinio. «Comunque - ha ribadito Salvini dopo l'elogio a Pontida della maglietta anti Bergoglio - il mio papa è Benedetto. Anche perché io ricordo le parole di Benedetto XVI alla giornata dei migranti 2012: ha detto che prima del diritto di emigrare va riaffermato il diritto a non migrare. Magari il direttore di Avvenire se l'è dimenticato». «Poi la storia ci darà perché Benedetto ha abdicato, non era mai successo», ha concluso Salvini, prima di fare uno spot al nuovo quotidiano La Verità, diretto da Maurizio Belpietro, invitando a comprarlo.

Prima della fine della trasmissione, Tarquinio ha richiamato Radio Padania e ha finito per dialogare con Salvini sulle critiche mosse al segretario leghista, con toni distesi. Rispondendo al direttore della radio di partito Morelli, Tarquinio ha detto che non si è trattato di «un attacco durissimo nei confronti di Salvini», ma il suo editoriale è stato «una difesa chiara delle parole e dei ruolo di papa Francesco e del suo predecessore, che non possono essere stravolte o usate in una maniera politicamente utile a qualche polemica d'occasione».

«A sentirmi dare dell'ignorante, ci sono ormai abituato», gli ha replicato Salvini, ma «mi sembra bizzarro che il quotidiano della Cei decida che cosa si può dire e che cosa no». Il direttore di Avvenire ha ribattuto al segretario della Lega che anche papa Benedetto, come Francesco, «si è battuto con la sua grande intelligenza per un mondo nel quale le persone si incontrano e per il rispetto di tutti».


Alla fine, sul tema immigrazione, Salvini e Tarquinio si sono ritrovati d'accordo sul fatto che l'identificazione dei migranti in fuga nel Mediterraneo debba avvenire in campi d'accoglienza nel Nordafrica. «Ma allora dovete prendere l'iniziativa politica insieme alle altre forze politiche», ha commentato Tarquinio. «Se Renzi domani mattina porta una legge in tal senso in Parlamento, gliela voto subito», la chiosa del segretario del Carroccio.

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Il Mattino