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Parla italiano la migliore proposta europea di prevenzione al rischio sanitario. In occasione della Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, Sham - gruppo Relyens ha annunciato i vincitori del Concorso di Risk management per i migliori progetti innovativi e originali a favore della prevenzione dei rischi e della sicurezza dei pazienti. Ad aggiudicarsi il Premio europeo, indetto quest'anno per la prima volta da Sham e conteso tra Italia, Francia e Spagna, è stata la Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus. Il progetto premiato, 'Wellness work', ha sviluppato una maglietta tecnologica dotata di tessuti intelligenti e sensori integrati per il monitoraggio del benessere psico-fisico del lavoratore in sanità.
Premio Sham nella categoria 'Riduzione del rischio clinico', è stata la Fondazione Poliambulanza di Brescia, con il progetto Sustainable Enterprise Rm, una rete di 65 referenti del Risk management e qualità dislocati nelle singole unità operative e nei servizi con il compito di segnalare, applicare e monitorare le best practices loro affidate. Nella stessa categoria premiata anche la App Usami 2.0. messa a punto dalla Clinica Villa Maria Spa nel Veneto. L'App ha lo scopo di rendere immediatamente fruibili a infermieri e operatori socio sanitari le flowchart e le raccomandazioni ministeriali per la sicurezza delle cure. Per la categoria 'Qualità di vita sul lavoro o prendersi cura di chi ha cura di noì, il progetto vincitore è stato quello presentato dall'Ospedale pubblico San Giovanni Addolorata di Roma con il titolo 'Stress lavoro correlato: il pannello di controllo del rischio'.
La competizione paneuropea promossa da Sham per vincere le sfide della prevenzione e della gestione del rischio ha visto, quest'anno, la candidatura di ben 155 progetti. «Cresce la complessità dei rischi e con questi cresce anche, e soprattutto, il livello di responsabilità - ha ricordato Roberto Ravinale, direttore esecutivo Sham Italia - I progetti delle strutture vincitrici di questa edizione lo dimostrano chiaramente: cresce la forza del Risk Management in Italia, si afferma il confronto tra le buone pratiche a livello europeo.
Con questo progetto, Federica Vannetti, Ingegnere biomedico dell’istituto, insieme al team di lavoro desidera migliorare il benessere al lavoro degli operatori sanitari monitorando i loro parametri fisici e psicologici mediante diversi tipi di sensori inseriti nei tessuti di una maglia (e-tissue) in grado di misurare segnali di attività cardiopolmonare, postura, attività fisica ed eventuali movimenti ciclici e ripetuti. Il sistema sviluppato può essere utilizzato per rilevare lo stress psico-fisico, ma anche come sistema di feedback in grado di fornire all’operatore suggerimenti e stimoli per preservare e migliorare il proprio benessere e gestire al meglio la propria efficienza. Il sistema è stato successivamente testato su 10 terapisti, per un monitoraggio complessivo di circa 100 sedute riabilitative.
Un concorso paneuropeo per vincere le sfide della prevenzione e della gestione del rischio
Da oltre 20 anni il concorso Risk Management Sham, la cui vocazione è sostenere progetti innovativi in termini di prevenzione e gestione del rischio all’interno degli istituti, delle strutture e dei servizi sanitari e sociosanitari, è aperto a tutti, soci e non-soci di Sham. I partecipanti possono presentare un progetto di gestione del rischio e miglioramento della prevenzione, a prescindere dalla sua effettiva implementazione pratica nella struttura.
Quest’anno Sham ha ricevuto 155 progetti candidati distribuiti tra i 4 paesi (Francia, Spagna, Germania e Italia) e ha premiato 10 strutture. 63 progetti riguardavano la candidatura al Premio Europeo. 92 dossier si sono sfidati nelle 3 categorie con una forte partecipazione al Premio “Prendersi cura di chi si prende cura di noi”, che da solo raccoglie ben 40 casi in Europa, ovvero il 43% del totale. La partecipazione di tutti i team candidati mostra l’importanza della qualità della vita al lavoro degli operatori sanitari, in particolare dall’inizio della pandemia di Covid-19.
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