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La Sardegna da lunedì ritorna in zona arancione ma resterà «blindata» sino al 14 maggio. Il presidente della Regione, Christian Solinas, infatti ha prorogato due ordinanze: la prima protrae di due settimane i controlli con test rapidi agli arrivi negli scali sardi, la seconda conferma sempre per 14 giorni il divieto di ingresso ai proprietari di seconde case non residenti nell'Isola, se non per esigenze lavorative, motivi di salute e presentando la certificazione di vaccinazione avvenuta o di negatività al tampone.
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Le regole - Il provvedimento sui tamponi obbligatori è in vigore dall'8 marzo scorso e prevede tre alternative per chi arriva e non sia già vaccinato o non si sia sottoposto a tampone molecolare con esito negativo almeno 48 ore prima della partenza: sottoporsi al test presso le aree dedicate in porti e aeroporti; fare il tampone entro 48 ore dall'arrivo in una struttura pubblica o privata accreditata a proprie spese; entrare in isolamento per dieci giorni.
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Gli altri obblighi - Resta anche l'obbligo per chi viaggia di registrarsi prima dell'imbarco nella sezione «Nuovo Coronavirus» nella home page del sito della Regione o attraverso la app Sardegna Sicura scaricabile negli app store di Ios e Android. Attraverso la stessa piattaforma i passeggeri potranno dare atto dell'avvenuta vaccinazione.
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