Una molecola, appartenente alla classe dei microRNA e chiamata miR-579-3p, svolge un ruolo importante nel melanoma maligno. Lo ha scoperto il gruppo di ricerca dell'Istituto...
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In particolare, si fa sapere, i ricercatori hanno dimostrato che questa piccola molecola funziona da soppressore della crescita tumorale. È presente cioè in abbondanza nei normali nei, ma la sua quantità diminuisce sempre di più man mano che il melanoma diventa più aggressivo. Fatto ancora più importante è la sua ulteriore riduzione nei melanomi che diventano resistenti col tempo ai farmaci inibitori di Braf e di Mek. Il miR-579-3p controlla la produzione di due importanti proteine chiamate oncogeni che promuovono la crescita tumorale. Come in un'altalena, quando i suoi livelli si abbassano, quello dei due oncogeni salgono. Tuttavia, se la molecola viene «somministrata» alle cellule tumorali dall'esterno, i livelli degli oncogeni scendono e le cellule iniziano a morire. Inoltre, osservazione importante per le sue possibili implicazioni terapeutiche, la «somministrazione» di questa molecola insieme agli inibitori di Braf e Mek impedisce la formazione di cellule resistenti ai due farmaci.
«Alla luce di questi risultati si può aprire la possibilità, - dice Ciliberto - di utilizzare attraverso approcci nanotecnologici il miR-579-3p come farmaco per migliorare le attuali terapie. Inoltre si potranno misurare i livelli del miR nel sangue come nuovo biomarcatore per predire in maniera precoce l'evoluzione dalla malattia e lo sviluppo di resistenza alle terapie». La scoperta è oggetto di una recente pubblicazione sulla rivista PNAS. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino