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Rientro a scuola con incognita, oggi, per tutti quegli studenti che fino a venerdì scorso erano in didattica a distanza. Per tornare in classe, infatti, dovranno portare l’esito negativo del tampone ma, nel fine settimana, non tutti sono riusciti a farlo tra farmacie e hub presi d’assalto. E così chi non ha trovato l’appuntamento per fare il tampone, stamattina, resta in Dad. Le nuove regole per le quarantene degli alunni entrano in vigore anche per tutte le procedure partite nei giorni scorsi con la vecchia normativa: vale a dire che per molti studenti, centinaia di migliaia, si interromperà una quarantena già avviata. I vaccinati rientreranno tutti in classe, mentre i non vaccinati potranno tornare in presenza solo se hanno già fatto 5 dei 10 giorni di Dad previsti in precedenza, visto che per loro adesso la durata della Dad è stata ridotta a 5 giorni.
La procedura, probabilmente, una volta andata a regime semplificherà notevolmente la vita delle scuole, degli studenti e delle famiglie eliminando di fatto le quarantene per contatto, almeno ai ragazzi con il ciclo vaccinale completo. Ma la nuova normativa, in questa fase di avvio, ha scatenato una corsa al tampone perché è previsto che «la cessazione della quarantena è condizionata all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare». Quindi, non appena le scuole hanno avviato la procedura di rientro in classe dei ragazzi in Dad, tra sabato e domenica, le famiglie sono partite alla caccia del test. E le file tra hub e farmacie si sono fatte vedere, fino a tarda sera. Adesso è prevista la possibilità di effettuare tamponi gratuiti, per il rientro in classe, non solo per i ragazzi di scuole medie e superiori, ma anche per i bambini della scuola elementare che, con una prescrizione ad hoc, possono accedere agli hub ma anche alle farmacie e ai laboratori convenzionati per fare il test senza dover pagare.
Troppe richieste in neanche 48 ore e così gli appuntamenti sono esauriti velocemente. Tanto che molti non ce l’hanno fatta e, questa mattina, non avranno un tampone negativo da mostrare per tornare tra i banchi. «Ci aspettiamo che non tutti i ragazzi riescano a tornare compatti in classe - spiega Cristina Costarelli, presidente dell’associazione nazionale dei presidi del Lazio - non tutti sono riusciti a trovare un appuntamento per il tampone.
Nella fascia degli studenti più grandi invece, quindi tra i 12 e i 19 anni, il 47% ha già ricevuto la dose booster e solo un ragazzo su 10 non ha avuto neanche la prima dose. Un discorso a parte riguarda invece i bambini dell’asilo che, come alla primaria, andranno in quarantena per contatto stretto solo al quinto caso di compagni positivi in classe: a quel punto, trattandosi di non vaccinati, andranno tutti a casa e resteranno a distanza per 5 giorni. Alle medie e alle superiori invece vanno in Dad solo i non vaccinati al secondo caso positivo. Tutti coloro che restano in classe, dopo un contatto stretto, devono indossare la mascherina Ffp2 per dieci giorni a partire dall’ultimo caso accertato. I dispositivi di sicurezza devono essere forniti dalle scuole.
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