Virus scuola, a Borgosesia (Vercelli) il sindaco contro Azzolina: stamattina bambini in classe

Virus scuola, a Borgosesia il sindaco contro Azzolina: i bambini tornano in classe
Non solo ristoranti e bar, anche le scuole iniziano a ribellarsi al lockdown per il coronavirus. «Qualcuno che a Roma non riesce a dare risposte ai propri cittadini ha messo...

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Non solo ristoranti e bar, anche le scuole iniziano a ribellarsi al lockdown per il coronavirus. «Qualcuno che a Roma non riesce a dare risposte ai propri cittadini ha messo i bastoni tra le ruote a una pubblica amministrazione che le risposte le ha date». Il no alla riapertura delle scuole, seppur in forma sperimentale, non ferma il sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani, che questa mattina ha accolto una decina di bambini nella palestra e nella ludoteca del Comune in provincia di Vercelli. «Evidentemente al ministro Lucia Azzolina, che non sta dando risposte a precari e famiglie, deve aver dato fastidio vedere un progetto così a pochi chilometri da casa...».


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Il servizio di assistenza per bambini da 3 a 10 anni, ideato dal Comune di Borgosesia e da quello di Quarona, è dedicato ai genitori che lavorano e non hanno altre soluzioni per accudire i figli. Controlli della temperatura all'ingresso, banchi distanziatati e zainetto in spalla, i bambini sono affidati a educatori professionali sottoposti a test sierologico, in ambienti sanificati e con accorgimenti che hanno avuto il via libera dall'Unità di Crisi della Regione Piemonte. Una soluzione, quella ideata dal sindaco Tiramani, avviata in pieno scontro con la ministra dell'istruzione Azzolina e con forti critiche dei sindacati. Tre le classi da 4-5 bimbi ciascuna per le elementari, due per i bimbi della materna, sistemati negli spazi di proprietà del Comune. «Da Borgosesia e Quarona parte un modello per tutta Italia - sottolinea Tiramani - che vuole aiutare le famiglie che sono tornate al lavoro, ma che non possono assistere ai propri bambini. Dove il Governo non è arrivato, arrivano la pubblica amministrazione e gli enti locali».
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Il Mattino