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«Il ministero della Salute sta valutando l'evidenza del test salivare per monitorare, attraverso gruppi di alunni, e prevenire l'eventuale contagio importando il “modello Lazio e Bolzano” a scuola un po' in tutte le Regioni, ma sono queste ultime che hanno la competenza: e questo ci preoccupa, avremo ancora una volta una situazione a macchia di leopardo». Lo dice Maddalena Gissi, segretario Cisl Scuola. Gissi sottolinea come sia sbagliata la difformità tra territori che ha portato la dad a richiesta, per esempio, in Puglia. «Serve una presa di posizione di Regioni, Anci, Upi e Governo per garantire maggiore uniformità», aggiunge.
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Intanto la FLC CGIL chiede che il Governo rivaluti la scelta per la ripresa attività scolastiche in presenza al 100% dal 26 aprile e lavori concretamente per raggiungere l'obiettivo in sicurezza a partire dalla ripresa immediata della campagna di vaccinazione. «Ci troviamo davanti a un atto di volontà politica non supportato da condizioni reali.
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