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TERAMO Si inizia a stringere il cerchio attorno ai giovani, tutti ancora studenti, che qualche mese fa hanno diffuso, un po' incautamente, selfie hard di giovani amiche di banco e non. Immagini che in poco tempo hanno fatto il giro della città fino a finire sulla scrivania degli agenti della Polizia Postale.
In questi giorni nelle scuole sta arrivando, in via ancora informale sembrerebbe, un elenco in cui figura una ventina di nomi e cognomi di ragazzi e ragazze. Ai dirigenti scolastici è stato chiesto dagli investigatori a quali scuole sono iscritti quegli studenti che potrebbero essere, a questo punto delle indagini, i divulgatori dei selfie hard.
La mania stavolta ha superato davvero ogni limite ed è al vaglio degli inquirenti con una grave ipotesi di reato: la detenzione e la divulgazione di materiale pedopornografico da parte di minorenni coinvolti nell'inchiesta scattata a marzo, quando una mamma, la prima di una lunga serie, si presentò in Questura per sporgere denuncia. I protagonisti di questa vicenda hanno tutti tra i 14 e 16 anni d'età. Studenti ai primi anni delle scuole superiori molto attivi su un social network dov'è possibile garantirsi l'anonimato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino