Serial killer francese Charles Sobhraj, conosciuto come “Serpente”, esce dal carcere: stava scontando due ergastoli

L'uomo ha commesso diversi omicidi in tutta l'Asia negli anni '70 e ha ispirato la serie Netflix «The Serpent»

Serial killer francese Charles Sobhraj,
Il serial killer francese Charles Sobhraj, che ha commesso diversi omicidi in tutta l'Asia negli anni '70 e ha ispirato la serie Netflix «The Serpent»,...

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Il serial killer francese Charles Sobhraj, che ha commesso diversi omicidi in tutta l'Asia negli anni '70 e ha ispirato la serie Netflix «The Serpent», sarà scarcerato nelle prossime ore. Lo hanno dichiarato le autorità nepalesi e il suo avvocato. In carcere dal 2003 per l'omicidio di due turisti nordamericani, Sobhraj, 78 anni, sarà rilasciato per motivi di salute come ha stabilito la Corte Suprema del Nepal. 

Il tribunale, inoltre, ha ordinato che sia trasferito entro 15 giorni in Francia. «Una volta portato all'Immigrazione, si deciderà cosa accadrà. Ha un problema cardiaco, vuole essere curato all'ospedale di Gangalal», ha detto il suo legale, Gopal Shiwakoti Chintan. Il serial killer ha bisogno di un intervento chirurgico a cuore aperto e la sua scarcerazione è conforme a una legge nepalese che consente il rilascio di prigionieri costretti a letto che hanno già scontato tre quarti della pena.  

Cittadino francese di origini vietnamite e indiane, Charles Sobhraj iniziò a viaggiare per il mondo all'inizio degli anni '70 e si ritrovò nella capitale thailandese, Bangkok. Fingendosi un commerciante di pietre preziose, fece amicizia con le sue vittime, spesso backpackers occidentali sulle tracce degli hippy degli anni '70, prima di drogarle, derubarle e ucciderle.  

Nel 2004 e nel 2014 era stato condannato a due ergastoli in Nepal per aver ucciso una turista americana e una canadese nel 1975. È però sospettato di aver drogato, derubato e ucciso almeno altri venti backpacker (il nome con cui sono indicati i ragazzi che viaggiano con lo zaino in spalla) lungo la cosiddetta “rotta hippie” in alcuni paesi dell’Asia meridionale, tra cui Pakistan, India e Thailandia. Era chiamato anche “bikini killer” per via di come erano vestite alcune delle sue presunte vittime, che comprendono sia ragazze che ragazzi, uccisi sempre negli anni Settanta. La sua storia ha ispirato la miniserie di Bbc e Netflix The Serpent.

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Il Mattino