Il car sharing è una soluzione molto utile per chi, pur non avendo un'automobile, vuole muoversi comodamente in città senza dover pagare una fortuna. Non sempre,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da Milano a Roma, sono molte le aziende dedite al car sharing. Come riporta il Corriere della Sera, però, non mancano gli abusi e le truffe che rendono molto difficile il lavoro alle compagnie e la vita agli altri utenti. Può capitare, ad esempio, che le auto vengano parcheggiate in divieto di sosta o addirittura in zone interdette ai veicoli, come Piazza Duomo e Parco Sempione, o anche all'interno di condomini privati dove i mezzi sono rintracciabili con la geolocalizzazione ma non recuperabili.
C'è anche di peggio: un'azienda di car sharing ha fatto sapere di aver ritrovato un tacco femminile conficcato nel tettino di un'auto, ma anche biancheria intima e profilattici usati all'interno di autovetture di fatto pubbliche. Tra gli altri oggetti dimenticati: portafogli, telefoni cellulari, ma anche torte e narghilè. Senza contare i resti di urina, feci e vomito che spesso vengono rinvenuti all'interno degli abitacoli.
C'è però chi è andato oltre: qualcuno ha pensato bene di utilizzare le auto del car sharing per trasportare i mobili di casa o addirittura motorini, con il bagagliaio aperto per fare spazio.
Il problema più grande è costituito comunque dai falsi profili: alcune aziende non hanno una sufficiente tecnologia di verifica e molti se ne approfittano. A causa di agevolazioni per i nuovi utenti o per alcune fasce di età, come gli anziani, qualcuno ha pensato bene di creare fino a nove diversi profili per non pagare il servizio. Questo è il caso di un 38enne fermato a Milano: si è scoperto che su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare. Non manca poi chi utilizza le auto in maniera impropria: sempre in Lombardia, sette persone dell'Est Europa sono rimaste illese dopo uno schianto su una vettura omologata per due persone. E anche chi resta prigioniero del car sharing: è quello che è accaduto a Roma, dove un uomo è rimasto bloccato in auto, chiuso in doppia fila da un suv e dall'altra parte da un cartello della segnaletica stradale. Per liberarlo sono dovuti intervenire i tecnici, che hanno aperto il bagagliaio per farlo uscire. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino