Sesso, gioco erotico finisce male: corsa al pronto soccorso ma devono arrivare i vigili del fuoco

Tutto si svolge all’ospedale di Portogruaro nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando al pronto soccorso arriva una coppia di amici

Gioco erotico finisce male
Sesso finito decisamente in modo... insolito. Si comincia con un gioco erotico in camera da letto e si finisce in sala operatoria con il chirurgo di turno che deve richiedere il...

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Sesso finito decisamente in modo... insolito. Si comincia con un gioco erotico in camera da letto e si finisce in sala operatoria con il chirurgo di turno che deve richiedere il supporto dei vigili del fuoco per un’operazione ad “alto rischio”. L’intervento, per così dire, abbastanza inusuale risale ad alcuni giorni fa. Tutto si svolge all’ospedale di Portogruaro (Venezia) nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando al pronto soccorso arriva una coppia di amici. La storia è riportata dal quotidiano Il Gazzettino

Uno dei due lamenta fortissimi dolori al basso ventre tanto da non riuscire quasi a parlare. Più precisamente la sofferenza insopportabile è localizzata nelle parti intime. Le fitte sono talmente lancinanti da fargli superare anche la vergogna residua. Già perché l’origine delle sue condizioni critiche è dovuta all’anello fallico che si era infilato per prolungare l’erezione e ottenere più piacere sessuale. Ma qualcosa è andato storto perché quel cerchio in metallo non è più riuscito a toglierlo con la spiacevolissima conseguenza del blocco del flusso sanguigno e con il resto che lasciamo all’immaginazione. 

Ma cosa c’entrano i vigili del fuoco? Il loro supporto è stato richiesto proprio per tagliare l’anello in acciaio del diametro all’incirca di cinque centimetri, ma talmente spesso da risultare impossibile inciderlo con i normali strumenti chirurgici. E così si è dovuto utilizzare una piccola sega. Tutto è bene quel che finisce bene, ma per il protagonista della vicenda “boccacesca” l’esperienza è stata tutt’altro che eccitante e, visto l’esito, ci vorrà del tempo prima che la ritenti, ammesso che mai ne abbia l’intenzione. 

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Il Mattino