Silvia Romano, il papà Enzo: «Ecco perché mi sono inchinato. Mia figlia la sorella d'Italia»

«Ho voluto accogliere Silvia come meritava, inchinandomi davanti a una figlia di cui sono orgoglioso». Lo ha affermato Enzo Romano, padre di Silvia Romano, in...

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«Ho voluto accogliere Silvia come meritava, inchinandomi davanti a una figlia di cui sono orgoglioso». Lo ha affermato Enzo Romano, padre di Silvia Romano, in un'intervista al quotidiano QN, all'indomani del rientro in Italia della figlia. «Ciò che ci siamo detti - ha sottolineato - sono parole tra padre e figlia, che resteranno tra noi». «Io ho riabbracciato mia figlia, e non vedevo l'ora di farlo, ma sentivo, e ho sentito anche nelle ore precedenti che l'accoglienza era collettiva: delle istituzioni, che ringrazio immensamente per il lavoro e il supporto, e di centinaia di migliaia di persone che come noi attendevano questo ritorno - ha aggiunto Enzo Romano - Silvia in quel momento era la figlia e la sorella d'Italia. Tantissime persone si sono immedesimate in lei e nella nostra famiglia, condividendo la nostra gioia». 




Appena saputo che Silvia era stata liberata «il mio cuore scoppiava di gioia. Poi sono stato subissato di telefonate e messaggi da parte di familiari amici e giornalisti», ha continuato Enzo Romano. «Impossibile rispondere a tutti, anzi mi scuso se non sono riuscito a dare retta a molti. Ma a un certo punto ho dovuto pensare a me stesso e a come organizzare la partenza per Roma. È stata una giornata intensa. Felice ma lunghissima», ha concluso il papà di Silvia. 

 

«Penso che, come lei ci siano, tanti ragazzi che si danno da fare per il prossimo e che sono in prima linea per conquistare il mondo che vorrebbero: un mondo diverso e più giusto. Ma mia figlia non è andata in Africa per diventare un'icona, è partita perché era quello che sentiva nel cuore», ha affermato il padre di Silvia all'indomani del rientro in Italia della cooperante. «Era quello che voleva fare: lavorare per gli altri, mettersi al servizio di persone meno fortunate e aiutarle grazie alle sue capacità e al suo sorriso. - ha continuato Enzo Romano - Poi si è trovata a diventare un'icona, per ciò che le è capitato. Ma, ripeto, ci cono tanti giovani attivi per il cambiamento. Ora, l'importante è che sia tornata da noi sana e salva».

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Il Mattino