«Provato» ma «deciso ad affrontare la vicenda con serietà», Simone Uggetti, dal carcere di San Vittore, si autosospende dal Pd. Ma l'arresto del...
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Dopo la nuova tegola giudiziaria sul Pd, ad un mese dalle comunali, il presidente del consiglio non vuole negare il problema e neanche di essere «arrabbiato» per una vicenda che oscura l'attività dell'esecutivo. Ma, contrattacca, «la questione morale c'è dappertutto, anzi in percentuale gli amministratori M5S con indagini sono più dei nostri, smettiamola di sparare sugli altri. Su questo non c'è destra contro sinistra ma onesti contro ladri». Una presa d'atto che dovrebbe unire la politica contro la corruzione ma oggi alla Camera, dove Renzi interviene al question time, va in onda l'ennesimo scontro con Lega e grillini. E l'arresto del sindaco di Lodi scuote anche fuori dal Palazzo. Il membro laico del Pd Giuseppe Fanfani, dando seguito ad un'impressione diffusa tra i dem, annuncia la richiesta di chiarimenti contro una misura «ingiustificata ed eccessiva» provocando la levata di scudi prima dei consiglieri di Area, poi del presidente della Prima Commissione del Csm Renato Balduzzi e quindi dell'Anm. Tutti concordi a definire l'iniziativa di Fanfani come «un'indebita interferenza» sul procedimento giudiziario a carico di Uggetti. «Invece di processare i politici corrotti, si vogliono processare i Pm che scoprono i reati», insorgono i grillini.
E in serata il laico del Pd fa marcia indietro, chiudendo uno scontro che poteva riaccendere le polemiche con la magistratura.
Il Mattino