Salsomaggiore, sindaco del parmense muore a 44 anni: malore improvviso durante il raduno dei bersaglieri

Salsomaggiore, sindaco del parmense muore a 44 anni: malore improvviso durante il raduno dei bersaglieri
Tragedia a Salsomaggiore, dove il sindaco di una cittadina del parmense, Soragna, Matteo Concari, è morto questa mattina durante una cerimonia, stroncato da un...

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Tragedia a Salsomaggiore, dove il sindaco di una cittadina del parmense, Soragna, Matteo Concari, è morto questa mattina durante una cerimonia, stroncato da un malore. Il primo cittadino stava partecipando al raduno dei bersaglieri, insieme ad alcuni colleghi. Inutili i tentativi di rianimarlo. Era stato eletto a settembre 2020. Martedì 5 luglio avrebbe compiuto gli anni. 

 

Concari stava raggiungendo la piazza del paese, insieme ad altri colleghi come lui in fascia tricolore, quando si è accasciato. Immediati, ma inutili, i tentativi di rianimarlo da parte di operatori di un'ambulanza presenti per la cerimonia. Lascia moglie e due figli. Imprenditore nel trasporto e nei servizi, ex assessore, era stato eletto nella cittadina della bassa pianura parmense, prendendo il posto di Salvatore Iaconi Farina. La sua lista era sostenuta da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Tanti i messaggi di cordoglio dai cittadini e dagli amministratori del territorio, tra cui quello del sindaco di Salsomaggiore: «Non riusciamo ancora a credere - ha scritto Filippo Fritelli - che Matteo non sia più qui con noi, che un malore così improvviso e fulmineo ce lo abbia strappato via in quella che, per tutti, era una giornata in cui desideravamo trovarci insieme, non solo come cittadinanza salsese, ma come un'unica comunità provinciale». Matteo «se n'è andato con la fascia tricolore al petto: nel dolore che provo per la perdita non solo di un collega, ma anche di un amico, cerco di trarre da quella che è l'ultima immagine che ho di lui: persona retta, perbene, attaccatissima alle istituzioni e il cui encomiabile senso del dovere ha sempre, io credo, spronato molti di noi nell'esercizio delle nostre funzioni».

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Il Mattino