La città siriana di Jarablus, al confine turco, è stata strappata all'Isis e le forze curde hanno accettato di ritirarsi ad est dell'Eufrate, abbandonando ad...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ad Aleppo invece gli attivisti denunciano l'ennesima strage di civili e bambini per un bombardamento con barili-bomba effettuato da elicotteri governativi siriani su un quartiere della città 'martirè in mano agli insorti. L'Aleppo Media Center fornisce un bilancio di 13 uccisi. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) parla di 15 morti, dei quali 11 minorenni. Osama Abo Elezz, un medico citato dall'Ap, afferma che i bambini uccisi sono 10, compreso uno di due mesi e una bambina di 3 anni. Usa e Russia, nel frattempo, tornano a discutere di una possibile azione congiunta che, nelle intenzioni di Washington, dovrebbe portarli a concentrarsi sulla lotta all'Isis con bombardamenti congiunti in Siria. Il segretario di Stato John Kerry e il ministro della Difesa Serghei Lavrov si incontreranno domani a Ginevra, da dove oggi l'inviato speciale dell'Onu, Staffan De Mistura, è tornato a chiedere una tregua di almeno 48 ore per portare aiuti umanitari alla popolazione di Aleppo, sia nella parte orientale in mano agli insorti, sia in quella occidentale controllata dal governo. «La Russia ha già detto di sì, ora aspettiamo la risposta degli altri, i nostri convogli sono pronti a partire», ha sottolineato De Mistura. Ma per ora la popolazione di entrambe le parti continua a rimanere ostaggio dei combattimenti. E prima della notizia della strage di bambini, altri 8 civili erano stati uccisi da razzi lanciati da gruppi di insorti sui quartieri controllati dai lealisti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino