«Mosca fa pressione alle famiglie dei soldati morti per tacere», la rivelazione del giornalista russo: «Dicono "non c'è bisogno di fare tante storie"»

«Dal Cremlino pressione alle famiglie dei soldati morti per tacere»: rivelazione choc del giornalista russo
Il Cremlino continua a nascondere le perdite in Ucraina e fa pressione sulla stampa. Un giornalista russo che ha chiesto di restare anonimo ha parlato alla Bbc, raccontando...

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Il Cremlino continua a nascondere le perdite in Ucraina e fa pressione sulla stampa. Un giornalista russo che ha chiesto di restare anonimo ha parlato alla Bbc, raccontando che «tutti i media locali sono stati incaricati dal governo regionale di non pubblicare alcun dato sulle perdite in Ucraina». Il giornalista ha aggiunto che «ci sono casi in cui funzionari locali hanno fatto pressioni sui parenti delle vittime, ordinando loro di rimanere in silenzio. Dicono che ora non c'è bisogno di fare storie, e che più avanti verrà trovato un modo per commemorare i caduti».

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Numeri nascosti

Il dato ufficiale delle perdite, che confermerebbe le difficoltà della Russia in Ucraina, non esiste. La scorsa settimana il Cremlino ha dichiarato che 1.351 dei suoi soldati erano morti nell'offensiva. Un totale di gran lunga inferiore ai numeri diffusi dall'Ucraina. Un funzionario della Nato ha stimato una cifra tra 7.000 e 15.000. Secondo la Bbc, anche i giornalisti russi sono presi di mira per aver riferito di morti in guerra. «Ci sono prove di una crescente pressione sui giornalisti locali in Russia che riferiscono delle perdite militari: alcune delle prime pubblicazioni sui soldati uccisi in azione sono state cancellate» ha twittato il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk.

 

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Il Mattino