TREVISO - I conti nell'indagine sulla banda dei bancomat non tornano. Il bottino, circa 50mila euro, frutto dell'assalto messo a segno alla Banca del Credito cooperativo...
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All'appello manca però il restante denaro: quello che i giostrai avrebbero ottenuto durante le altre scorribande della notte tra lunedì e martedì. Il primo bancomat, fatto saltare a Masi, nel padovano (ore 2.30) avrebbe fruttato ai malviventi circa 19mila euro mentre nell'assalto a Breganze, nel vicentino (3.30), il bottino sarebbe stato di 15mila euro. A questi colpi va aggiunto, stando a fonti investigative, anche un tentativo a vuoto a Salara all'una circa).
Fatto sta che il denaro, frutto di questi assalti, non era nell'Audi rs6 utilizzata per il colpo a San Cipriano.
Dov'è finito? Un vero e proprio giallo. I malviventi potrebbero aver depositato i soldi, nascosti o lasciati a un quinto complice (si tratta di una cifra di circa 34mila euro), magari in autostrada, prima di entrare in azione nella Marca.
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Il Mattino