Ragazzo di 19 anni uccide due sorelle per un patto col diavolo: «Eliminare 6 donne per vincere alla lotteria»

Uccide due sorelle a coltellate per un patto col diavolo: «Dovevo eliminare sei donne per vincere alla lotteria»
Ha ucciso due sorelle a coltellate, ma era pronto a mietere altre quattro vittime per un folle «patto col diavolo». Sembra un film horror, ma è il caso che ha...

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Ha ucciso due sorelle a coltellate, ma era pronto a mietere altre quattro vittime per un folle «patto col diavolo». Sembra un film horror, ma è il caso che ha sconvolto la Gran Bretagna: un 19enne è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio di due sorelle, uccise lo scorso anno in un parco nella zona di Wembley, alla periferia di Londra.

 

Danyal Hussein ha spiegato di aver fatto un patto col diavolo: «Dovevo uccidere sei donne in sei mesi per poter vincere alla lotteria». Il suo folle piano omicida, però, è stato bloccato dall'intervento della polizia, che era riuscita a inchiodare il giovane grazie alle tracce di Dna raccolte nel parco in cui furono uccise la sorelle Bibaa Henry, 46 anni, e Nicola Smallmann, 27. Le due donne avevano festeggiato all'aperto il compleanno di una di loro e subito dopo avevano trovato la morte violenta.

A parlare del caso sono diversi media britannici, a cominciare dalla Bbc. Il ritrovamento di alcuni sinistri biglietti conservati da Hussein ha poi completato il quadro investigativo: con ossessivi riferimenti a entità infernali, con promesse di offerte di sangue alla «regina dei diavoli Queen Byleth» a patto che questa facesse innamorare di lui una studentessa liceale e soprattutto l'impegno rivolto alla mitologica figura demoniaca di King Lucifuge Rofocale di scatenare una campagna di femminicidi in cambio dell'illusione di poter incassare il jackpot da 321 milioni di sterline allora in palio all'ambito della lotteria Mega Millions.

Il giudice relatore e la polizia hanno evidenziato in udienza l'ottusa ferocia del ragazzo, elogiando invece la dignità della famiglia delle vittime. «Non avremmo mai pensato di trovarci di fronte al male», ha commentato in lacrime Mina Smallman, madre delle due sorelle uccise e dignitaria religiosa della comunità cristiana locale, ringraziando la Corte e la giuria popolare per aver saputo sbugiardare «i ridicoli tentativi» dell'imputato di «negare le prove schiaccianti emerse contro di lui».

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Il Mattino