Sottomarino affondato, l'ultimo video dell'equipaggio

Sottomarino affondato, l'ultimo video dell'equipaggio
Giovani, felici e sorridenti, cantano accompagnati da una chitarra. È l'ultimo video dell'equipaggio del sottomarino ritrovato in tre pezzi nei mari...

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Giovani, felici e sorridenti, cantano accompagnati da una chitarra. È l'ultimo video dell'equipaggio del sottomarino ritrovato in tre pezzi nei mari dell'Indonesia: un drammatico incidente costato la vita a tutti e 53 i militari che erano a bordo. Il video, girato alcune settimane prima della tragedia, è stato diffuso dalla Marina militare indonesiana. Suona come una beffa il titolo del brano cantato dall'equipaggi: Sampai Jumpa, «Ci vediamo dopo». 

Il sottomarino è stato ritrovato il 25 aprile, dopo giorni di ricerche. Tre tronconi smembrati a 850 metri di profondità. Era scomparso dai radar mercoledì 21 aprile 100 chilometri a nord di Bali. Il KRI Nanggala 402 era di fabbricazione tedesca in dotazione alla marina di Giacarta ed era impegnato in un'esercitazione. Ancora tutte da chiarire le cause dell'incidente. È stato forse un guasto del sistema elettrico a impedire le manovre di riemersione, ma quello che è certo è che una volta precipitato oltre i 300-400 metri di profondità che era in grado di sopportare, la pressione dell'acqua lo ha squarciato.

«Gli scafi dei sottomarini sono pressurizzati ma quando vengono perforati, l'acqua penetra all'interno. Riuscite a immaginare l'effetto sulle persone investite dall'acqua a tale pressione?» Dalle poche parole di Wisnu Wardhana, esperto dell'Indonesian Institute of Technology Sepuluh Nopember, si intuisce la tragedia che si è consumata in pochi minuti, quando il mezzo si è inabissato e quanto sia stata vana la corsa contro il tempo dei mezzi di soccorso che poche ore dopo la scomparsa hanno cominciato a perlustrare il tratto di mare dove era stato visto per l'ultima volta. 

Navi da guerra, aerei, elicotteri indonesiani ma anche americani, australiani, malesi, indiani, da Singapore sono stati impegnati per giorni nel tentativo di fermare l'orologio che alle tre del mattino di ieri avrebbe segnato la fine dell'ossigeno nel sottomarino. Ma per il sottomarino in mare da 40 anni anni che il restyling in Corea del Sud tra il 2009 e il 2012 non è riuscito a svecchiare il dramma si era già compiuto. Rimane qualche oggetto. Un'ancora, giubbotti di salvataggio che si aggiungono al tappetino per la preghiera e a una bottiglia di grasso per telescopio recuperati ieri. E le condoglianze ai parenti del presidente Joko Widodo che ha descritto le vittime come i «migliori patrioti dell'Indonesia». 

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Il Mattino