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Salgono a otto - inizialmente erano quattro- le presunte vittime del serial killer di Bilbao che sta terrorizzando la Spagna. Il ricercato è un uomo latinoamericano di 25 anni che adescava uomini in un app di incontri per gay in cui si faceva chiamare Carlos. Il killer agiva facendosi invitare a casa dalla vittima, poi durante l'incontro la drogava con ecstasy liquida e la uccideva, portando via soldi e carte di credito.
Un'indagine complessa che si estende a tutto il paese
Ora il presunto assassino è a piede libero e sul suo capo pende un'ordine di ricerca e cattura in tutta la Spagna mentre proseguono le investigazioni di quella che è già stata definita come la più complessa indagine mai realizzata nei Paesi Baschi. A quanto risulta, l'uomo sarebbe entrato nel paese tre anni fa chiedendo asilo e avrebbe viaggiato anche fuori dai Paesi Baschi, spostandosi a Madrid e Valencia. La polizia non esclude che possano emergere ulteriori omicidi collegati al killer.
Le morti sospette di cui è accusato il killer in un primo momento erano state classificate come "decessi naturali" in quanto gli uomini erano apparentemente morti nel sonno nelle proprie case. A far scattare i sospetti è stata la testimonianza di quella che avrebbe dovuto essere un'altra vittima dell'uomo, che è riuscita a scappare e a raccontare tutto alla polizia.
Il testimone chiave: «Ha cercato di strangolarmi»
Il testimone chiave è un uomo di 40 anni che ha raccontato di aver avuto un incontro nella propria casa con un giovane conosciuto su un app di incontri Lgbt.
Adescati sull'app e drogati, ecco come agisce il killer
L'episodio ha fatto scattare le indagini e riparire vecchi fascicoli sulle morti di altri uomini, avvenute tutte nel centro storico di Bilbao a poca distanza l'una dall'altra. Dalle indagini è emerso che tutti gli uomini deceduti erano iscritti alla stessa app di incontri. Un familiare di una delle vittime inoltre avrebbe denunciato prelievi di denaro dal conto corrente del defunto dopo la sua morte.
Gli elementi ottenuti dalle indagini hanno così permesso alla polizia di ricostruire il modo in cui agiva il killer: secondo la polizia l'uomo adescava le proprie vittime dandogli appuntamento nelle loro case, poi le drogava con l'utilizzo di ecstasy liquida e infine le uccideva e rapinava.
A rendere più complesse le indagini è stato il fatto che le vittime dei quattro omicidi, credute in un primo momento per cause naturali, sono state già sepolte e in alcuni casi incenerite. Il giudice ha disposto dove possibile ulteriori indagini sui corpi per cercare tracce della droga.
Chi è il ricercato
I documenti trovati nello zaino rinvenuto a casa del testimone chiave hanno permesso alle autorità di risalire all'identità del presunto killer. Si tratta di un sudamericano di circa 25 anni, che è entrato in Spagna "più di tre anni fa" chiedendo asilo. In questo tempo l'uomo si sarebbe spostato più volte nel paese, viaggiando anche a Madrid, Alicante e Valencia e la polizia sta ampliando le indagini per capire se ci possano essere altri delitti collegati anche fuori dai Paesi Baschi. Al momento a suo carico c'è un ordine di "ricerca e cattura" in tutta la Spagna e la polizia attende un errore che lo renda visibile e identificabile ai servizi di sicurezza. Non si esclude che l'uomo sia potuto fuggire all'estero e lasciare il paese senza farsi scoprire.
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Il Mattino