Francia, “spara” al figlio di 9 anni con un taser: «Faceva troppo rumore»

Condannato a otto mesi di carcere il 35enne di Montpellier
Condannato a otto mesi di carcere con la condizionale e a due anni di libertà vigilata per «violenza armata contro un minore di 15 anni» il padre che ha scelto...

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Condannato a otto mesi di carcere con la condizionale e a due anni di libertà vigilata per «violenza armata contro un minore di 15 anni» il padre che ha scelto di punire a colpi di taser il figlio di nove anni che non la smetteva di fare baccano e capricci. È successo a Montpellier dove l’uomo ha puntato contro il piccolo l’arma (il taser paralizza i movimenti attraverso scariche elettriche) pensando di calmarlo. Le Figaro riporta l’episodio: su tutte le furie, il padre ha minacciato il bambino. Ma dalle parole ai fatti è stato un attimo. L’uomo ha afferrato il taser e ha lasciato che partissero i filamenti che provocano dolorose folgorazioni. La madre ha tentato di fare da scudo al piccolo ma è stata raggiunta da alcuni colpi anche lei senza riuscire, tuttavia, a risparmiare la vittima. Poi la donna ha allertato le forze dell’ordine che hanno condotto l’aggressore negli uffici di polizia.


Durante l’interrogatorio l’uomo ha provato a scagionarsi sostenendo che il colpo di taser è partito da sé. Ma le sue parole sono state smentite dal figlio che ha raccontato di altri episodi: non era la prima volta che il papà gli puntava contro quell’arma per intimorirlo. Se in Italia il taser è considerato arma propria (serve un’apposita licenza per importarlo) ma non arma da fuoco, nella legge d’oltralpe è classificato come arma di “categoria B” interdetta ai privati.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino