REGGIO CALABRIA - Paura in Calabria, dove un uomo ha sparato in aria due colpi di pistola calibro 7,65 davanti al teatro Cilea di Reggio Calabria, dove è in corso il congresso di...
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L'uomo è stato immediatamente bloccato dai carabinieri in servizio davanti al teatro.
Dall'apparente età di 50 anni, è giunto davanti al teatro a bordo di una vecchia auto Suzuki di colore rosso, è sceso dalla vettura ed ha sparato i due colpi di pistola in aria, venendo bloccato subito dopo. L'arma, una calibro 7,65 con un colpo in canna e quattro nel caricatore, è stata recuperata. Sul posto ci sono carabinieri e polizia che stanno conducendo le prime indagini per cercare di capire i motivi del gesto dell'uomo.
L'uomo ha sparato due colpi ad una ventina di metri dal teatro, lungo corso Garibaldi, e ha cercato di fuggire cercando di allontanarsi a bordo di una Suzuki di colore rosso, che però è stata bloccata subito dai carabinieri.
Gli investigatori sospettano che, almeno negli ultimi giorni, Bortolotti possa avere vissuto nella sua auto, la Suzuki a bordo della quale è stato fermato e che tra l'altro è priva del lunotto.
All'interno della vettura, infatti, gli agenti della Polizia scientifica hanno trovato un po' di tutto.
«Spavento? No, abbiamo avuto un po' di preoccupazione quando abbiamo sentito il rumore e abbiamo capito dopo che erano spari. Ci hanno detto che si trattava di una persona squilibrata, trovato pure in condizioni di alterazione mentale. Nulla di preoccupante alla luce delle informazioni che sono state raccolte». Così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ai microfoni di 'Repubblica Tv', parla di quanto accaduto davanti al teatro Cilea di Reggio Calabria, che ospita i lavori del Congresso di Magistratura democratica, dove un uomo ha sparato in aria alcuni colpi di pisola.
L'uomo è stato immediatamente bloccato dalla scorta del ministro. «Credo che potesse costituire un pericolo anche per i passanti perché è la strada principale di Reggio Calabria. Un intervento pronto di cui li vorrei ringraziare non solo per la mia incolumità ma anche per quella pubblica. Per fortuna - conclude Orlando - si è trattato di una cosa marginale e non pericolosa».
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Il Mattino