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Da Starbucks a... Stars Coffee. Il nome è quasi lo stesso, il format anche, il logo praticamente identico. In Russia le multinazionali americane fanno scuola e così, una volta che la famosa catena del caffè ha lasciato il Paese a causa della guerra in Ucraina, il suo posto è stato preso da un'altra catena, stavolta made in Russia. E soprattutto, legata a Vladimir Putin. Già perché a capo di Stars Coffee ci sono l'imprenditore del mondo della ristorazione Anton Pinski e il rapper Timati (che hanno acquisito i 130 locali di Starbucks in Russia alla fine di luglio) e che sono ammiratori del presidente russo. «Bucks è andato, le stelle sono rimaste» è lo slogan. «Perché Stars? Perché il nuovo brand riunisce le star della gastronomia», hanno spiegato i due in un comunicato.
Starbucks esce dalla Russia. Ha 130 store nel paese
Il logo verde e bianco adesso ha solo un marrone in più (in una sorta di rebrand non così originale) e la sirenetta americana di Starbucks è stata sostituita da una ragazza con addosso il “kokochnik”, un tradizionale copricapo russo. Il caffè sarà made in Russia così come il menu di dolce e salato sarà completamente rinnovato dai nuovi chef «per offrire la migliore qualità di sempre», hanno spiegato i proprietari di Stars Coffe in un comunicato.
Timati, il rapper della canzone «My best friend Putin»
Il vero nome di Timati è Timur Yunusov ed è un grande sostenitore del presidente russo Putin, al quale ha dedicato nel 2015 la canzone «My best friend is Vladimir Putin». Nel testo lo "zar" viene presentato come un supereroe. Come se non bastasse, in un'altra canzone ("Mosca"), Timoti si vantava del fatto che nella capitale russa non si organizzassero sfilate gay. Il rapper, aveva raccontato il Guardian, si era anche autodefinito un amico del leader ceceno Kadyrov, che in Ucraina sta aiutando Putin ad avere la meglio sulle forze di Kiev nel Donbass.
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Il Mattino