Strage di bambini in Texas, Biden piange l’America che uccide se stessa: «Abbiamo fallito tutti»

Strage di bambini in Texas, Biden piange l’America che uccide se stessa: «Abbiamo fallito tutti»
Joe Biden piange l’America che uccide se stessa. Le lacrime del presidente, i 19 bambini morti, morti assieme a due...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Joe Biden piange l’America che uccide se stessa.


Le lacrime del presidente, i 19 bambini morti, morti assieme a due insegnanti.

«Abbiamo fallito, abbiamo fallito tutti».

Quale altra sintesi potrebbe esserci, tanto stringata e tanto drammaticamente azzeccata, per l’ennesima e insensata strage delle armi?

Quello che è successo nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, riapre una piaga che non è mai guarita.

E così, mentre la Casa Bianca si stringe attorno al dolore delle famiglie, negli Stati Uniti riesplode il solito dibattito politico eterno attorno al pilastro del Secondo Emendamento.

Ciò che in Italia quasi mai viene colto è che lo scontro, generalmente semplificato tra democratici e repubblicani ma in realtà assai più articolato tra le singole realtà statali, non è tra chi le armi non le vuole e tra chi invece le armi le vuole.

Il dilemma, semmai, riguarda i cosiddetti “background checks”. Ovvero quei controlli più o meno stringenti, in alcuni casi del tutto assenti, sugli eventuali precedenti penali e psichiatrici di chi entra in un negozio per acquistare una pistola, un fucile o peggio ancora un fucile mitragliatore. Un’arma automatica, cioè, in grado di scatenare l’inferno nel giro di pochi secondi, con un grilletto tenuto semplicemente premuto.

Per i democratici e per le associazioni dei familiari delle vittime, sono assolutamente necessari.
Per i repubblicani e per la National Rifle Association, sono completamente inutili.

Va sottolineato, ad esempio, che il 18enne Salvador Ramos, autore dello scempio, non “vantava” precedenti penali né segnalazioni di natura psichiatrica di alcun tipo.

Certo è che dei controlli, qualsiasi ventaglio di controlli, rappresenterebbero comunque un filtro in più rispetto ad acquisti sregolati e basta. In un Paese in cui troppo spesso a 16 anni puoi comprare un’arma, ma in cui di anni ne devi avere almeno 21 per bere anche soltanto una birra.

Se ne uscirà mai?
Probabilmente no.

In primis perché, al di là delle parole di rito di tutti i presidenti che si sono alternati, il Senato che dovrebbe legiferare è puntualmente spaccato in due metà (oggi persino perfette, col solo voto della vicepresidente Kamala Harris a fare da ago della bilancia, ndr). Per far passare un provvedimento in materia, su 100 voti ne servono almeno 60. In altre parole, serve una maggioranza allargata e almeno parzialmente bipartisan. Fantascienza.

In secondo luogo perché, faccenda paradossalmente ancora più radicata e più vasta, le armi fanno parte del Dna culturale americano. Questo per un’antica ragione storica volta a garantire la sicurezza nazionale e addirittura il diritto costituzionale per il popolo di difendersi dai propri governanti se corrotti.

Una questione, insomma, vecchia tanto quanto sono vecchi gli stessi Stati Uniti.

Tornando all’oggi infine, mentre lascia il Texas con accanto la First Lady Jill, Biden dichiara che Washington starebbe valutando l’ipotesi di radere al suolo la Robb Elementary School di Uvalde per costruirne una nuova di zecca, come a voler cancellare il dolore.

Tra quelli rimasti in vita, infatti, troppi bambini traumatizzati.

Agli uni e agli altri: chi chiederà mai loro scusa?

Abbiamo fallito.
Abbiamo fallito tutti.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino