Strage a Licata, chi sono le vittime: il fratello Diego, la cognata Alessandra e i nipotini Alessia e Vincenzo

Strage a Licata, chi sono le vittime: il fratello Diego, la cognata Alessandra e i nipotini Alessia e Vincenzo
Ha ucciso il fratello, la cognata e i due nipotini. Poi ha tentato il suicidio sparandosi in testa e ora è in fin di vita con i medici che hanno dichiarato la morte...

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Ha ucciso il fratello, la cognata e i due nipotini. Poi ha tentato il suicidio sparandosi in testa e ora è in fin di vita con i medici che hanno dichiarato la morte cerebrale. Le vittime della strage avvenuta questa mattina a Licata dopo una lite familiare sono Diego Tardino, un possidente agricolo di 45 anni, la moglie Alessandra Ballacchino, e i figli di 11 e 15 anni, Vincenzo e Alessia.

 

A ucciderli è stato il fratello di Diego Tardino, Angelo, 48 anni, per vecchi rancori familiari legati a motivi di interesse su alcuni terreni dove vengono coltivati ortaggi in serra. L'uomo è fuggito subito dopo l'eccidio e mentre era al telefono con i carabinieri, che tentavano di convincerlo a costituirsi, si è sparato un colpo di pistola alla testa per strada, in via Mauro De Mauro. È stato trasporto in coma all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta a bordo di un elicottero; le sue condizioni sono definite disperate dai sanitari. 

 

 

L'omicida è in fin di vita

«Il paziente è in fin di vita e non operabile. Le lesioni riportate sono gravissime e incompatibili con la vita». Lo dice il primario del reparto di Rianimazione dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, Giancarlo Foresta, che ha assistito personalmente l'uomo di Licata che ha ucciso quattro persone per poi spararsi alla tempia.

 

 

Strage a Licata, il movente

Sarebbe rintracciabile in questioni personali e patrimoniali il movente della strage che si è consumata questa mattina a Licata, nell'agrigentino. Ad affermarlo in una nota è il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che coordina le indagini insieme al sostituto Paola Vetro, che al momento si trova sul luogo della tragedia con la scientifica dei carabinieri e il medico legale incaricato delle autopsie. A quanto ricostruisce Patronaggio, il quadruplice omicidio si è consumato alle ore 7.30 circa di stamattina in contrada Safarello, quando Angelo Tardino, 48 anni, recatosi a casa del fratello Diego, 45 anni, lo ha ucciso, assassinando poi anche la cognata, Alessandra Ballacchino, e i nipoti A.T, 15 anni e V.T. 11, utilizzando una pistola calibro 9 legalmente detenuta. Tardino, dopo il folle gesto, si è allontanato nella vicina via Mauro De Mauro tentando il suicidio con in colpo di pistola alla testa e ora si trova all'ospedale S. Elia di Caltanissetta, in coma irreversibile, piantonato dai Carabinieri. I militari dell'Arma avvisati dalla moglie di Tardino si erano messi subito alla ricerca dell'uomo, rintracciandolo tuttavia solo dopo che questi si era già sparato alla testa. Le indagini sono condotte dai Carabinieri della compagnia di Licata comandata dal Cap. Petrocchi. L'arma è stata sequestrata per le comparazioni balistiche.

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Il Mattino