Lo stress è contagioso. Così la tensione diventa un “virus” che si trasmette

Lo stress è contagioso. Così la tensione diventa un “virus” che si trasmette
Con il Covid, la guerra, l’inflazione e il costo del gas siamo tutti più stressati, e chi non lo è lo sarà presto: si è infatti scoperto che lo...

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Con il Covid, la guerra, l’inflazione e il costo del gas siamo tutti più stressati, e chi non lo è lo sarà presto: si è infatti scoperto che lo stress è contagioso come un virus. Una ricerca pubblicata giorni fa su Plos One aveva evidenziato come due anni di pandemia avessero provocato nelle persone cambiamenti di personalità che di solito si registrano, con la stessa ampiezza, solo nell’arco di un decennio. E le modifiche al nostro modo di essere sono state quasi tutte in negativo: per questo la gente ci sembra più maleducata, meno paziente, attenta solo alle proprie necessità. Finita l’epidemia di Covid, ne è cominciata una di stress.

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POSTURA

Analisi condotte da alcune università americane hanno dimostrato che gli esseri umani “catturano” le emozioni degli altri, imitando inconsciamente la postura e le espressioni facciali delle persone con cui trascorrono molto tempo. Sul posto di lavoro questo fenomeno è molto marcato e i dirigenti d’azienda sanno che basta una persona stressata al tavolo per rovinare il risultato di una riunione. L’Harvard Business Review ha consigliato in un articolo ai manager di considerarsi portatori di umore: se partecipano a una conversazione con paure e preoccupazioni, contageranno subito tutti gli altri.

«Le emozioni si prendono dalle altre persone come un raffreddore – ha confermato Laurie Santos, ricercatrice cognitiva alla Yale University -. Siamo molto più influenzati da chi è intorno a noi di quanto potremmo pensare». Tony Buchanan, neuroscienziato alla St Louis University, ha condotto esperimenti su soggetti che osservavano persone impegnate in un’attività stressante, come tenere una presentazione o fare calcoli mentali di fronte ad altri, e ha registrato un aumento del battito cardiaco e dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. «Negli animali che vivono in gruppo – ha spiegato al Washington Post – le possibilità di sopravvivenza sono superiori se si colgono i livelli di stress degli altri causati da una situazione di pericolo. E il contagio da stress si diffonde rapidamente anche nella specie umana».

Nelle grandi città nessun predatore ci minaccia, se si escludono i sempre più aggressivi topi, cinghiali e gabbiani di Roma. Ma lo stress è entrato nelle case durante il Covid e a causa degli avvenimenti successivi non se ne è più andato. Siamo tutti preoccupati e diffondiamo l’energia negativa negli altri. Se qualcuno si lamenta di non riuscire più a pagare le bollette dell’energia, l’amico che lo ascolta comincia inconsciamente a respirare più velocemente e a sentirsi più nervoso, perché il suo organismo ha aumentato le dosi di adrenalina e cortisolo, che mobilitano in natura le riserve di energia utili a correre e combattere.

OLFATTO

Non è solo un processo mentale. Il professor Jaideep Bains studia per l’Università di Calgary come lo stress passa da un individuo all’altro negli animali, e ha scoperto che un topo stressato emette un feromone che viene captato dall’olfatto dei topi vicini. Un segnale chimico silenzioso è un ottimo espediente per avvisare gli altri di una situazione di pericolo, anche perché ogni topo che percepisce il segnale diventa a sua volta stressato e lo emette. «Pensiamo a noi stessi come individui condizionati solo dalle nostre esperienze - ha detto -, ma nella realtà le esperienze degli altri e le difficoltà che incontrano contribuiscono a plasmarci. Anche noi, come i topi, proviamo l’ansia degli altri». Le ricerche degli scienziati si concentrano ora sugli animali selvatici, difficili da studiare perché anche solo il tentativo di avvicinarli è causa di stress. Ma sensori in grado di rilevare il battito cardiaco degli uccelli hanno confermato che pure per loro l’ansia di un singolo individuo si diffonde rapidamente agli altri.

 

 

CONTROMISURE

C’è modo di difendersi? Probabilmente no, visto che è nella nostra natura comunicarci e condividere le situazioni di stress. Ma Maryam Jayi, a Los Angeles una delle più ascoltate curatrici del benessere psichico, consiglia a chi prova ansia di domandarsi ogni volta se questo dipende da se stessi o da altri. Se ci è stata trasmessa da altri bisogna liberarsene più in fretta che si può. E poi suggerisce di provare a fare più volte questo: respirare contando fino a quattro, trattenere il respiro ancora fino a quattro ed espirare allo stesso modo. In attesa che finisca la guerra, che i prezzi tornino a scendere, che la gente sia di nuovo più rilassata e che il mondo torni come prima è l’unico rimedio che ci rimane.
 

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Il Mattino