Stromboli in ginocchio tra fango e detriti: residenti e turisti si mettono a spalare

Tutti insieme per il bene dell’isola: residenti, turisti. Una notte di lavoro sull'isola di Stromboli, devastata dal violento nubifragio delle scorse ore che ha portato...

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Tutti insieme per il bene dell’isola: residenti, turisti. Una notte di lavoro sull'isola di Stromboli, devastata dal violento nubifragio delle scorse ore che ha portato un'impressionate quantità di fango per le strade. Niente è stato risparmiato: case private, hotel, esercizi commerciali.

«Servono un centinaio almeno di volontari per rimuovere fango dalle case e dalle strade», è l'appello della Protezione civile siciliana che ha chiesto ai suoi volontari di dare disponibilità per raggiungere l'isola. Ma servono anche attrezzi di uso comune che non si trovano più nella piccola isola delle Eolie: pale, scope e palette da dare ai cittadini. Il dirigente Generale Salvo Cocina ha chiesto di fare arrivare al più presto ciò che è disponibile nell'isola di Lipari. 
Il sindaco Riccardo Gullo all'Adnkronos ha spiegato che i danni sono "ingentissimi".

In poche ore le viuzze dell'isola si sono trasformate in fiumi in piena. Trenta le case dichiarate inagibili. "Abbiamo liberato i primi tratti di strada in modo da consentire un po' il transito. Oggi proseguiremo questo lavoro. L'opera di liberazione del paese dai detriti è la priorità in questo momento", dice Gullo.  Fortunatamente non ci sono state vittime. "C'è stato solo un ferito lieve, una persona si è fatta male nel rompere dei vetri mentre usciva di casa", conferma il primo cittadino. 

Dall'isola non c'è stato alcun fuggi fuggi di turisti, assicura. «Il nostro auspicio è che tutto possa tornare presto alla normalità. Per ripristinare del tutto la viabilità serviranno ancora due-tre giorni - dice Gullo -. Mi auguro che la stagione turistica non subisca ripercussioni».

Nell'isola c'è il tutto esaurito. «Per ospitare i volontari giunti qui ieri abbiamo dovuto pensare ad alloggi di fortuna, qualcuno è stato sistemato in parrocchia perché gli alberghi erano tutti pieni». Il primo cittadino è in contatto con i vertici della Protezione civile nazionale e regionale, «oltre che con tutte le istituzioni coinvolte». «Il sistema sta funzionando. Dove non è stato possibile portare via i detriti, sono stati creati dei canali di scolo per eventuale altra pioggia. Si lavora senza sosta perché tutto possa tornare alla normalità», conclude.

Soddisfatta della reazione della sua comunità anche la delegata dell’isola Carolina Barnao, che dopo la prima giornata post nubifragio ha raccontato di avere un’unica certezza: “Stromboli - spiega - oggi ha subito un altro durissimo colpo, ma la mia comunità è in piedi! Forte come sempre, potente più di prima, esempio di coraggio e determinazione per i miei figli!”. E, va detto, per tutti i figli dei turisti in visita all’isola in queste ore, che come tutti i loro coetanei isolani non ci hanno pensato due volte e sono scesi in strada armati di pala per liberare le strade dal fango.

 

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Il Mattino