Studente denuncia le repressioni in Iran con un video, poi si toglie la vita: «Abbiamo bisogno di aiuto»

"La polizia sta attaccando le persone, abbiamo perso molti figli e figlie. Dobbiamo fare qualcosa"

Studente iraniano si getta nel Rodano per denunciare la repressione nel suo Paese
Uno studente iraniano di 38 anni si è suicidato gettandosi nel Rodano lunedì sera per protestare contro le repressioni nel suo Paese. Ha dato l'annuncio...

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Uno studente iraniano di 38 anni si è suicidato gettandosi nel Rodano lunedì sera per protestare contro le repressioni nel suo Paese. Ha dato l'annuncio con un video postato su Instagram. "Quando guarderai questo video, sarò morto". Nel filmato spiega il motivo del suo gesto. "Ho deciso di uccidermi. Noi iraniani siamo molto, molto stanchi di questa situazione. Sono felice di morire, perché ho scelto questa strada senza stress. Non sono triste, ho deciso di farlo per mostrare a tutti che gli iraniani hanno bisogno di aiuto".

La protesta

I parenti di Mohammad, 38 anni, hanno confermato al BFM Lyon il gesto dell'iraniano. Quest'ultimo era uno studente di storia all'Università di Lione. Nel video di tre minuti postato su Instagram, l'uomo invita alla presa di coscienza della situazione che gli iraniani vivono da diversi mesi. "Per favore prestate attenzione al nostro Paese. La polizia e il governo sono estremamente violenti contro le persone", ha detto. "La polizia sta attaccando le persone, abbiamo perso molti figli e figlie. Dobbiamo fare qualcosa".

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Gli amici

"Lo avrei dissuaso dal farlo se me ne avesse parlato", confida questo martedì a BFM Lyon Thomas, uno dei suoi compagni di classe. “Ieri mi ha scritto salutandomi, poi ho visto il suo messaggio su Instagram. Ho provato a contattarlo, ho pensato fosse un errore, ho provato a chiamarlo otto volte di seguito, ma nessuna risposta”, continua lo studente.

Il messaggio della madre

Anche la madre di Thomas ha cercato di intervenire. "Quando ho visto il suo messaggio su Instagram, ho chiamato la polizia, il 15 mio marito è andato in questura", spiega Isabelle. "Ma non abbiamo mai avuto l'impressione che lo avrebbe fatto".

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Il Mattino