Mettere a punto una sorta di pre-diagnosi del morbo di Alzheimer che, anche decenni prima della vera manifestazione del morbo, ne identifichi i prodromi caratteristici grazie ad...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In particolare, la nuova 'sindromè si chiamerebbe 'Mild Behavioral Impairment' ('Lieve invalidità comportamentalè) e
si baserebbe su evidenti cambiamenti nella personalità e nei comportamenti degli individui, quali espressioni più frequenti di frustrazione o incapacità ad esprimersi con chiarezza, o difficoltà varie che però non interferiscono ancora con la generale autonomia degli individui
«La verità - ha osservato Zahinoor Izmail, neuropsichiatra dell'università di Calgari - è che i cambiamenti emotivi e
comportamentali nei malati sono un 'sintomo fantasmà della complessa patologia rappresentata dalla demenza». Gli ha fatto eco Nina Silverberg dell'Istituto nazionale sull'invecchiamento:«Sappiamo ormai da anni di ricerca che l'Alzheimer inizia come un problema di comportamento e personalità, non di memoria come generalmente ritenuto».Per alcuni però c'è il rischio di esagerare con la pre-diagnosi e creare altri tipi di problemi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino