Stuprata ripetutamente dal patrigno, bimba di 10 anni resta incinta

Stuprata ripetutamente dal patrigno, bimba di 10 anni resta incinta
Una bambina indiana di dieci anni, rimasta incinta dopo essere stata ripetutamente violentata dal patrigno, è ricoverata in un ospedale dello Stato settentrionale di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una bambina indiana di dieci anni, rimasta incinta dopo essere stata ripetutamente violentata dal patrigno, è ricoverata in un ospedale dello Stato settentrionale di Haryana dove un consiglio medico esamina la possibilità di praticarle un aborto nonostante la sua gravidanza abbia superato il limite delle 20 settimane previsto dalla legge. La vicenda, che ha suscitato orrore nell'opinione pubblica, è stata rivelata dalla polizia della città di Rohtak, dove la madre della piccola ha presentato una denuncia che ha portato all'arresto dell'uomo di cui si conosce solo il nome, Rakesh.


Il commissario Ramesh Kumar ha riferito all'agenzia di stampa Pti che la famiglia al centro della vicenda è originaria dello Stato di Bihar. La bambina, ha aggiunto, restava spesso sola in casa mentre la mamma svolgeva attività di collaboratrice domestica in appartamenti della zona. È stato in questo contesto che il patrigno ha a lungo abusato di lei provocando la gravidanza e minacciandola di non rivelare l'accaduto ai parenti se non voleva correre il rischio di essere punita. Ora, mentre proseguono le indagini ordinate dalla magistratura sull'increscioso episodio, un magistrato ha disposto che un consiglio di dieci medici dell'Istituto di Scienze Mediche di Rohtak valuti la possibilità di praticare un aborto nonostante i limiti previsti dalla legge indiana siano stati superati.

Questo nuovo episodio di violenza sessuale è emerso dopo la scoperta nella stessa città di Rohtak, l'11 maggio scorso, del cadavere mutilato di una donna dalit (sottocasta) di 23 anni che, dopo essere stata violentata da un branco, è stata uccisa a colpi di mattone e orrendamente mutilata. Questo perché, hanno appurato gli agenti, la vittima si era rifiutata di sposare uno dei suoi aggressori, che aveva schiaffeggiato, minacciando di denunciare l'accaduto alla polizia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino